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Il caso SAMAN

SERVE RETE DI PROTEZIONE PER I SOGGETTI PIÙ FRAGILI

  • Autore: Mara Costantino
  • Ultima modifica: Giugno 2021

La drammatica vicenda di Saman impone una rigorosa riflessione sulla gravità e la pervasività del fenomeno dei matrimoni forzati nel nostro Paese, piaga contro la quale occorre predisporre adeguate misure di prevenzione e contrasto. Innanzitutto, appare utile strutturare un network istituzionale e sociale tra vicini di casa, insegnanti, cittadini attivi per poter rafforzare i legami di comunità e, di conseguenza, rafforzare una rete di protezione per i soggetti più fragili ed in difficoltà. 

Occorre contribuire ad infondere, attraverso iniziative pubbliche, di formazione, di educazione, il valore del rispetto della dignità altrui con l’obiettivo di renderlo patrimonio comune e condiviso. Lavoriamo per sollecitare le istituzioni locali e nazionali ad elaborare una strategia nazionale di prevenzione, monitoraggio e contrasto a questo fenomeno, molto più diffuso di quanto si possa pensare. Serve una campagna nazionale di sensibilizzazione sui media in grado di parlare alle coscienze, e di indurre ad una profonda riflessione sulla gravità di tali condotte.

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