Roberto Di Piazza Sindaco di Trieste ha tracciato alcune realizzazioni di questo momento magico: il Porto Vecchio con realtà nautiche e scientifiche e un attracco per navi da crociera. Le Rive, spesso location di film, sono oggetto di rinnovamento per velocizzare i collegamenti Venezia-Milano e delle merci dal Porto al Centroeuropa. L’appuntamento con ESOF 2020 vedrà rinnovati alcuni edifici del Porto Vecchio, una migliore viabilità e un Palacongressi di capienza congrua. Importante la manutenzione per mantenere le strade e il verde.
Mercoledì 7 novembre ore 20.30 al Savoia, seconda riunione presieduta da Fabienne Mizrahi, ospite Roberto Di Piazza Sindaco di Trieste e signora. Il Relatore ha tracciato con orgoglio alcune realizzazioni ottenute per la città in questo “momento magico” in cui si sono aperte grandi e reali potenzialità in campo economico con la trazione del Porto, con i primi progetti per dare un volto al Porto Vecchio, trasferendovi realtà nautiche e scientifiche nonché, restando in zona, alla bonifica del terrapieno già utilizzato come discarica di materiali inerti, ora in tempi brevi convertibile in una spiaggia con annesso spazio per posteggiare roulotte turistiche, considerando che il Turismo è un’altra scommessa vincente, con la possibilità di attrarre navi da crociera al Molo Zero, situato in prossimità di tale zona. Le Rive, ora spesso location di film trasmessi anche sulla Rete RAI nazionale, conducono dalla Stazione Centrale ferroviaria alla Stazione ferroviaria Transalpina di Campo Marzio: entrambe queste zone sono oggetto di rinnovamento urbanistico da un lato per velocizzare i trasporti delle persone verso la linea Venezia-Milano servita di treni Frecciarossa, sia dal lato merci che dalla zona del Porto conduce al Centroeuropa. A ciò si aggiunge lo spostamento del Mercato Ortofrutticolo da quella zona e la sua collocazione verso al zona industriale più vicina alla Grande Viabilità, ciò che eviterà il passaggio di mezzi pesanti in città e consentirà un maggiore traffico verso est. C’è pure imminente la trasformazione della Caserma dismessa Vittorio Emanuele Terzo in sede scolastica, per dare dignità all’edilizia che in questo settore mostra i suoi limiti con edifici in buona parte costruiti in epoca asburgica.
Non poteva mancare un accenno all’incremento del numero di visitatori nei musei e all’appuntamento con l’evento di Trieste capitale Europea della Scienza che si svolgerà nel 2020 e che vedrà rinnovati alcuni edifici del Porto Vecchio con una migliore viabilità in zona, già predisposta fin d’ora e la realizzazione di un auditorium da palazzo dei congressi di capienza congrua.
La parola d’ordine comunque è “manutenzione”, perché senza il continuo intervento per mantenere quanto di nuovo si realizza la qualità scade: così per le strade e specialmente per il verde, laddove il recente maltempo, che altrove ha causato disastri ambientali, a Trieste non ha causato quasi nulla.