Il club ha partecipato ala presentazione del libro e del progetto che esso sottende. Le autrici del libro: Chiara Burberi e Luisa Pronzato hanno illustrato il percorso che le ha portate ha scrivere dell'attitudine delle donne per la matematica ricordando tra, le altre, Ada Lovelace, figlia di Lord Byron, che, tra i suoi appunti sulla macchina di Babbage, ha definito anche un algoritmo espressamente inteso per essere elaborato da una macchina, tanto che spesso è ricordata come la prima programmatrice di computer al mondo. Altra figura di rilievo Ipàzia (355/370 –415 d.c.]) matematica, astronoma e filosofa greca antica. Nel libro non si affrontano solo modelli di capacità logico-matematiche. Il racconto, in pillole emozionali, si sviluppa attraverso l’evoluzione di ogni persona, dimostrando che la determinazione è la chiave per arrivare al successo, che per le ragazze è la realizzazione di se stesse e dei loro desideri. Ci sono donne nate con un talento evidente e ci sono donne che hanno scoperto e sviluppato l’importanza delle competenze logico-matematiche solo nel tempo.
Affascinante il percorso professionale di CHIARA BURBERI, prima docente in Bocconi, poi consulente in McKinsey e manager in Unicredit, adesso AD di redooc.com, la “Palestra della matematica più grande d’Italia”, una piattaforma di didattica digitale dedicata alle materie STEM (Science, Tech, Engineering e Mathematics) o meglio STEAM (STEM con Arte), che ripensa il modo di insegnare e di apprendere. http://redooc.com/. Sono oltre 80 le scuole che adottano Redooc, oltre 150 i docenti coinvolti (molti sono entrati nel team); il sogno di Chiara è così quello di far diventare la matematica un sapere alla portata di tutti. Nel maggio scorso è stata inclusa da The Hundert, una startup berlinese, tra le 100 founder di maggiore successo dell’app economy d’Europa.
LUISA PRONZATO, è giornalista del Corriere della Sera e coordina dalla fondazione (2011) La27ora [http://27esimaora.corriere.it/ ], sito, blog, radio, laboratorio di idee e di sperimentazioni multimediali nato da un gruppo di giornaliste del Corriere e diventato subito luogo di scambi e dialoghi tra voci femminili e maschili. Si è gettata nell’online, intrigata, soprattutto da idee e creatività che ruotano intorno all’impalpabile byte. Urticata dalla Rete, resta una deficiente digitale, senza sensi di colpa per il gap con i trentenni ma propensa a indagare filosofie e aperture dello zero punto due. Bellissima serata nella sede avveniristica di Microsoft.