Presso l’Auditorium della Fondazione Banca del Monte, si è tenuta la conferenza dal titolo “Lucca e l’acqua, un antico rapporto”, organizzata dal Club. Dopo i saluti della Presidente del Club Renzina Filippini Petroni, la socia Elisabetta Abela, APD del Club, archeologa, ha introdotto e moderato gli interventi dei relatori che hanno illustrato l’incidenza del fiume Serchio sulla storia, sul territorio, sull’architettura, sull’economia e sulla vita sociale lucchese.
Presso l’Auditorium della Fondazione Banca del Monte, si è tenuta la conferenza pubblica dal titolo “Lucca e l’acqua, un antico rapporto”, organizzata dal Club per riflettere su come la storia e il carattere della città siano stati influenzati dall’idrografia della Piana e dal condotto pubblico. Dopo i saluti della Presidente del Club Renzina Filippini Petroni, la socia Elisabetta Abela, APD del Club, archeologa, ha introdotto e moderato gli interventi dei relatori che hanno illustrato l’incidenza del fiume Serchio sulla storia, sul territorio, sull’architettura, sull’economia e sulla vita sociale lucchese. Il geometra Antonino Tinè, autore del volume “I Fossi di Lucca” e grande appassionato di storia locale, ha fatto un approfondito excursus sull’ idrografia del fiume Serchio dalla preistoria ai giorni nostri e sull’importanza della regimentazione delle acque nel corso dei secoli. Sono seguite le relazioni di Daniela Capra della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, e del Gruppo GULP( Gruppo Utopie leggere pluraliste),formato da tecnici che collaborano con la Soprintendenza per valorizzare l’apporto che il condotto pubblico e i Fossi che percorrono il centro storico hanno fornito nei secoli, come mezzo di operosità e bellezza, rimaste ancora attuali.