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Medicina di genere. La patologia cardiovascolare

Donne e malattie cardiovascolari: quali differenze di genere?

Medicina
  • Autore: Lissie Tarantino
  • Ultima modifica: Aprile 2019
  • Foggia

Presso la struttura di Parcocittà è stato organizzato un Convegno sul tema “Donne e malattie cardiovascolari: quali differenze di genere?” sono intervenuti la Dott.ssa T.A. Prisco, Responsabile della Nefrologia dell’ASL di Foggia e Presidente dell’Associazione Italiana “Donne medico” A.I.D.M sez. di Foggia, la Dott.ssa G. Casavecchia, Dirigente Medico Cardiologo S.C. Cardiologia Università Ospedali Riuniti di Foggia, la Dott.ssa M.T. Sammartino, Biologa e Nutrizionista, il Dott. M. Gervasio, Scienze Motorie- Posturologia e Attività Adattata

Il Convegno organizzato dal Soroptimist International Club di Foggia domenica 28 aprile sul tema “Donne e malattie cardiovascolari: quali differenze di genere?” presso la struttura di Parcocittà si inserisce nella campagna nazionale promossa dal Soroptimist International d’Italia sulla Medicina di genere e in particolare sulle caratteristiche e sui sintomi specifici delle malattie cardiovascolari nelle donne, al fine di pianificare interventi e cure di pari valore tra i due sessi. È la nuova sfida della Medicina: essere trasversale; individuare i meccanismi patogenetici delle malattie; sviluppare terapie di genere mirate e identificare bio-indicatori di genere, specifici e predittivi per gli uomini e per le donne. L’obiettivo principale è quello di considerare l’influenza del sesso (che include differenze biologiche, universali e immutabili) e del genere (che attiene a caratteristiche psichiche, sociali e culturali) sullo studio dei sintomi, sulla diagnosi, sull’evoluzione della malattia e sulle terapie.

Al Convegno sono intervenuti la Dott.ssa T.A. Prisco, Responsabile della Nefrologia dell’ASL di Foggia e Presidente dell’Associazione Italiana “Donne medico” A.I.D.M sez. di Foggia, la Dott.ssa G. Casavecchia, Dirigente Medico Cardiologo S.C. Cardiologia Università Ospedali Riuniti di Foggia, la Dott.ssa M.T. Sammartino, Biologa e Nutrizionista, il Dott. M. Gervasio, Scienze Motorie- Posturologia e Attività Adattata.

“Ciò che colpisce nell’osservazione dei dati – come spiega la Dott.ssa T.A. Prisco- è il fatto che spesso erano proprio i sintomi, diversi tra uomo e donna, ad essere interpretati erroneamente: negli uomini la sintomatologia dell’infarto del miocardio, manifestandosi attraverso dolore precordiale e dolore al braccio sinistro, rendeva immediato il riconoscimento della malattia e quindi rendeva più rapido l’intervento; nella donna, invece, la sintomatologia è sempre molto blanda: epigastralgia, vomito, nausea e un diffuso stato di ansia. Per cui spesso non veniva neanche classificata come possibilità di infarto”.

Idati del Ministero della Salute,indicati dalla Dott.ssa G. Casavecchia,del 2016evidenziano che in Italia la mortalità per malattie cardiovascolari (cardiache e cerebrali) è del 48,8% nelle donne e del 38,7% negli uomini. In tutti i Paesi industrializzati la prima causa di morte della donna è l’infarto del miocardio, soprattutto nella fascia della terza età. L’ictus colpisce più le donne rispetto agli uomini (+55%). Sappiamo bene che i fattori di rischio cardiovascolari sono il fumo,la sedentarietà, l’obesità, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, il diabete, lo stress e la bassa autostima. Nelle donne a tutto ciò si aggiungono le modifiche apportate sul corpo dalla menopausa. Le donne devono imparare ad ascoltare il proprio corpo, cancellare le cattive abitudini, vivere con energia e positività, condurre uno stile di vita sano, pensare che il cuore ha bisogno di una manutenzione accurata. I corretti stili di vita, afferma la Dott.ssa M.T. Sammartino,sono strettamente correlati alla dieta mediterranea, basata sul consumo di cereali e in particolare di semi, di verdure e di legumi.

Il life style deve comprendere l’esercizio fisico, adattato e strutturato, e un cambiamento nello stile di vita.

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