In una bellissima giornata invernale di sole, come Firenze sa donare, la nostra amica Giovanna Giusti è stata l’entusiasta guida della passeggiata “Di Studio in Studio” alla scoperta delle botteghe di alcuni tra i maggiori artisti rinascimentali fiorentini.
Prima tappa, in Via della Pergola, la casa-bottega di Benvenuto Cellini, quella stessa in cui sono nati i suoi maggiori capolavori tra i quali il Perseo. Un angolo nascosto, segnalato sì da una lapide sulla facciata, ma che in pochi conoscono: un ambiente antico, raccolto, dove sembra ancora di veder salire nell’aria il fumo dei forni di fusione del bronzo. Queste mura, in quattro secoli di storia, hanno visto succedersi altri artisti, fino a Leone e Marcello Tommasi, la cui nipote tutt’oggi ne trasmette la memoria ospitando mostre di artisti contemporanei (in questi giorni quella di Antonio Finelli che ha ritratto magistralmente una serie di volti di anziani).
Seconda tappa, il palazzetto edificato e abitato da Andrea del Sarto, tra Via Gino Capponi e Via Giusti, dove l’artista morì nel 1530. In questa casa visse successivamente Federico Zuccari (autore, tra l’altro, degli affreschi della cupola interna del Duomo di Firenze) che fece erigere, sul lato di Via Giusti, un bizzarro palazzo in bugnato di pietra serena e mattoni a vista: un esercizio di architettura che precedette quello, più grandioso, che avrebbe edificato a Roma.
La passeggiata si è conclusa nel Chiostrino dei Voti antistante la Basilica della Santissima Annunziata, dove si trova uno dei maggiori cicli di affreschi realizzati tra Quattro e Cinquecento: una galleria di capolavori dei maestri della “nuova maniera” tra cui Andrea del Sarto, Pontormo e Rosso Fiorentino.
La visita, promossa come le tre precedenti da Contrasto di Sauro Nardi, ha dato anche… buoni frutti. Eravamo in tanti, e il gruzzoletto raccolto potrà finanziare qualche nostro service.