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Prosegue il Ciclo "Io mi presento".

Conversazione di Roberta Paci su Psicologia e Psicoterapia.

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  • Autore: Rosanna Scipioni
  • Ultima modifica: Marzo 2018
  • Parole Chiave: conferenza , conviviale , professioni , psicologia
  • Alessandria

Nel Ciclo “Io mi presento” una socia condivide con le altre la sua vita personale e lavorativa. Roberta Paci ha parlato al Club di “Psicologia e Psicoterapia: tra stereotipi e realtà”. Non è un mestiere per tutti; lo scopo è quello di migliorare la qualità della vita con prevenzione, diagnosi, riabilitazione e sostegno. I fenomeni mentali sono spesso il risultato di un conflitto derivato da forze inconsce che tentano di esprimersi. Psicoterapia come cura di sé, vista la connessione tra malattie fisiche e sofferenze psichiche.

“Non è tanto facile suonare lo strumento della mente”, diceva Freud.

 

Roberta Paci per il ciclo “Io mi presento”, Progetto di Club.

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Anni fa il Club Alessandria ha dato il via all’interessante iniziativa: “Io mi presento”. Si tratta di una serie di incontri in cui, di volta in volta, ogni socia del Club condivide con le consorelle una parte della sua vita personale e lavorativa, che spesso sappiamo essere argomenti strettamente correlati.

Nella serata del 21 marzo la giovane psicoterapeuta Roberta Paci ha raccontato di “Psicologia e Psicoterapia: tra stereotipi e realtà”.

Ha parlato con passione della psicologia come ambito spesso bistrattato dal punto di vista mediatico per anomale presentazioni e della psicoterapia che dovrebbe sempre accompagnare alla cura e alla conoscenza di sé. Non è sicuramente un mestiere per tutti quello che Roberta ci racconta, il cui scopo deve rimanere quello di migliorare la qualità della vita attraverso interventi di prevenzione, diagnosi, riabilitazione e sostegno rivolti all’individuo, alla coppia, alla famiglia, al gruppo e anche al contesto lavorativo.

La finalità degli psicoterapeuti come Roberta è quella di curare i disturbi di origine psichica perché i fenomeni mentali sono spesso il risultato di un conflitto che deriva da forze inconsce che tentano di esprimersi; questo percorso può essere un profondo strumento di conoscenza e cura di sé, anche perché sembra ormai assodata la connessione tra malattie fisiche e sofferenze psichiche.

Fondamentale la relazione paziente-terapeuta e il setting interno del terapeuta stesso per arrivare ad avere un’altra prospettiva di sé.

Chiaramente questa analisi ha un costo emotivo che spesso si concretizza in modo molto forte e deciso ma che non può che portare ad una crescita in ogni senso.

Un altro importantissimo aspetto del lavoro di Roberta è poi la prevenzione in ambito scolastico alle forme di dipendenza da gioco d’azzardo e per un uso consapevole di Internet; d’altronde dipendenza è anche un comportamento di cui non si può fare a meno, oltre che una sostanza.

Visto che la psichiatria ha una forte impronta maschile in generale, Roberta ha anche acquisito un Master in ambito Peritale Giudiziario, un master che si è trasformato in una vera e propria sfida da Donna!

In ultimo una “passione del cuore” di Roberta rimangono i corsi che tiene all’Università delle Tre Età di Alessandria per il mantenimento e lo sviluppo della memoria.

In definitiva una Donna forte e completa, che lascia alle socie un messaggio su cui riflettere: la citazione di Sigmund Freud “Non è tanto facile suonare lo strumento della mente”.

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