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Relazione sul Webinar del 24-10

Webinar del SIE - Read the Signs of cyberviolence 2024

Obiettivi:

Relazione

Tema del Webinar del 24 ottobre: CYBERVIOLENZA e come prevenirla. 



Il 24 ottobre 2024 si è tenuto online il webinar organizzato dal Soroptimist International of Europe, intitolato “Read the signs of cyberviolence.” Dopo una breve introduzione della vicepresidente del SIE, Rita Nogueira Ramos, è intervenuta Veronica Zaboia, Policy and Campaigns Officer per l'EWL (European Women's Lobby). Zaboia si occupa specificamente dell'integrazione della prospettiva di genere nelle politiche digitali dell'UE, promuovendo politiche digitali femministe a livello europeo e sensibilizzando sui crimini informatici contro le donne e sui diritti delle donne online. Coordina inoltre il programma di formazione EWL #HerNetHerRights sulla violenza online contro donne e ragazze.

Durante il suo intervento, Zaboia ha esaminato i molteplici aspetti del problema della cyberviolenza (C.V.) contro donne e ragazze (VAWG). Questo fenomeno emergente, intrinsecamente legato al genere, fa parte di un continuum della violenza maschile, interessa tutte le donne e perpetua la disuguaglianza di genere, radicandosi nello stesso contesto della violenza contro le donne offline. Le forme più diffuse di cyberviolenza includono molestie, stalking, condivisione non consensuale di immagini intime e affermazioni di odio. Inoltre, l'uso dell'intelligenza artificiale, la realtà virtuale e i giochi online rappresentano nuove minacce per le donne. Altre forme di C.V. comprendono la manosphere (insieme di siti web, blog e forum online che promuovono la mascolinità, la misoginia e l'opposizione al femminismo) e la pornografia.

I dati statistici sulla cyberVAWG (2021) sono allarmanti: il 50% delle donne giovani è colpito da odio online, il 30% teme la diffusione di immagini intime senza consenso, il 4-7% ha subito molestie, l'1-3% stalking, e il 95% delle deepfakes riguarda nudità o attività sessuali esplicite, che nel 90% dei casi si riferiscono a donne.

Riconoscere le immagini false del viso costruite con l'intelligenza artificiale è fondamentale. È possibile osservare uno squilibrio nel colore della pelle, bordi visibili, un viso sfocato rispetto al resto del video, effetti di sfarfallio, errori di prospettiva, una visione laterale del viso errata e espressioni innaturali.

Per prevenire la cyberviolenza, è cruciale evitare di inviare messaggi, testi, video e immagini sessualmente esplicite, anche se richiesti dal proprio partner. Nel caso in cui tale materiale sia stato inviato, è consigliabile eliminarlo dalla chat, ma conservare la prova dell'intera conversazione originale nel caso si volesse richiedere un'indagine della polizia. Inoltre, è opportuno chiedere al destinatario di eliminare le immagini, bloccare le comunicazioni, non cedere a minacce o ricatti, cambiare la password in caso di violazione della privacy, condividere l'accaduto con una persona di fiducia, chiedere consiglio e non isolarsi dagli amici, denunciare il fatto e chiedere un parere legale, cercare supporto, non colpevolizzarsi e non intraprendere discorsi di odio o comportamenti vendicativi.

Sono stati inoltre segnalati siti web dedicati alla sicurezza in internet e nei social media, dove è possibile ottenere assistenza: Annanakht.com, The Cyber Helpline, Revenge Porn Helpline, IEHF – Institute for the Equality of Women and Men, StopNCII.org, SAC – Sexual Assault Center in Belgium.

La tutela della sicurezza online passa attraverso il controllo regolare della sicurezza e della privacy dei nostri account digitali, valutando se la condivisione della nostra posizione è necessaria, chiedendo sempre una registrazione preliminare in caso di webinar o incontri aperti al pubblico, evitando di condividere pubblicamente link non pertinenti alla natura dell'evento, prestando attenzione agli account sui social media, bloccando in anticipo disturbatori e molestatori, individuando bot e profili falsi.

Dal punto di vista della protezione legale, la Direttiva dell'U.E. sulla VAW (articolo 5) definisce i requisiti per considerare un crimine la diffusione non consensuale di immagini o video, i requisiti che devono avere le falsificazioni sessuali digitali e le relative limitazioni. A livello internazionale, la Convenzione di Istanbul (2023), agli articoli 2, 33IC, 34 e 40, si applica anche alla violenza online, alle molestie sessuali e allo stalking. La convenzione deve essere interpretata alla luce della raccomandazione generale N° 1 del GREVIO (Group of Experts on Action against Violence against Women and Domestic Violence), che classifica nel dettaglio le manifestazioni di VAW nella sfera digitale. Documenti più recenti dell'U.E. includono la direttiva VAW, la direttiva sui diritti delle vittime, la direttiva contro il traffico di esseri umani, la legge sui servizi digitali e la legge sull'A.I. È in preparazione anche una legge sui discorsi di odio basati sul genere.

La responsabilità delle piattaforme e la regolamentazione delle ricerche online sono temi critici. Google e altri motori di ricerca spesso pongono i siti specializzati in false immagini pornografiche al primo posto fra i risultati delle ricerche online. Questi siti dovrebbero essere considerati come rischio sistemico e materiale illegale basato sulla violenza di genere, e dovrebbero essere adottate misure di mitigazione. La legge sui servizi digitali (DSA) prevede per i provider l'obbligo di rimuovere contenuti illegali, la creazione di punti di contatto con le piattaforme che coinvolgano anche l'interazione fra persone umane, l'utilizzo di flaggers attendibili (enti indipendenti incaricati del monitoraggio sul web di contenuti pedopornografici), maggiore trasparenza nei contenuti, procedure interne per la gestione dei reclami, raccolta dei dati sulla cyberVAW per le grandi piattaforme e per i grandi motori di ricerca, accesso ai dati da parte di authority e ricercatori controllati, codici di condotta e possibilità di presentare ricorso sulle violazioni direttamente al coordinatore della DSA.

L'aiuto offerto dal Soroptimist si concretizza in varie attività per aumentare la consapevolezza sulla cyberVAW, come corsi di formazione nei luoghi di lavoro e nelle università. L'associazione può chiedere corsi sulle tematiche di genere per figure professionali quali agenti di polizia e giudici, preparare poster sulla cyberVAW da condividere sui social media durante i 16 giorni di attivismo, denunciare sui social media e sostenere le vittime, lavorare con segnalatori attendibili, patrocinare insieme ai decisori politici il miglioramento delle strutture legali e una maggiore responsabilità delle aziende tecnologiche. Inoltre, il Soroptimist può supportare l'applicazione a livello nazionale delle direttive del DSA sulla VAW, supportare le vittime attraverso gruppi di aiuto online, caldeggiare la creazione di servizi telefonici di aiuto e condividere sui propri siti web quelli disponibili sul proprio territorio.

Rita Chiappa, PD nazionale

Riferimenti utili:

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• TWITTER: @EuropeanWomen

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