Mercoledì 12 gennaio u.s., su piattaforma zoom, abbiamo ascoltato, in occasione della nostra non conviviale, la relazione della nuova socia Perla Micheli che ci ha aggiornato sul tema "Scenari economico-finanziari per il 2022"
Molto interessante la relazione tenuta dalla Socia Perla che ha rappresentato le conseguenze devastanti prodotte dal Covid-19 nel 2020: nell'immediato riguardando la salute delle persone, la grande difficoltà di organizzare i propri compiti e la stessa vita, la perdita di lavoro per una moltitudine di Soggetti, la difficoltà e spesso l'impossibilità di approvvigionamento di beni di ogni tipo.
Terribile lo shock psicologico e di mercato, con effetti di lungo periodo cui accenneremo in seguito.
L'effetto Vaccini sta già producendo miglioramenti notevoli nella situazione generale e con l'estensione della profilassi a livello globale sicuramente vi saranno ulteriori progressi sotto questo profilo.
In tale situazione interessante è avere riguardo ad alcuni Paesi emergenti, tra i quali la Cina che, con un PIL del 7/8% sino al 2020 ha avuto un effetto trainante sull'economia mondiale ( verosimilmente nel 2023 sarà la prima potenza economica).
La gravissima crisi finanziaria del colosso cinese immobiliare Evergrande, ha provocato di per sé uno scossone con ricadute sull'economia e sulla finanza mondiali, ma molto significativo è il fatto che il Governo cinese non sia intervenuto per evitarla, venendo così meno ai rigorosi obiettivi della consueta Pianificazione quinquennale.
La Cina cambia il Piano d'azione nel 2021: Il mantra non è più Crescita, bensì Pace Sociale e ciò perché si prende atto del fatto che la crescita aveva prodotto un sempre maggiore, inarrestabile divario sociale non più accettabile.
Quindi, allo scopo di porre fine a questo fenomeno, mette in campo due importantissime Azioni:
• Accesso ad educazione - L'accesso alle Università cinesi, di estrema difficoltà e molto selettivo, spingeva le famiglie più facoltose a far preparare i propri figli da Soggetti imprenditori che erogavano formazione on line. Ebbene dall'oggi al domani queste realtà sono state trasformate in Soggetti no Profit, con conseguente azzeramento del loro valore in Borsa e comunque di mercato;
• I Soggetti dediti all'e- commerce , il più noto Alibaba, offrivano accanto ai consueti beni di consumo anche prodotti assicurativi e bancari: il Governo è intervenuto impedendo quest'attività parallela abbattendo così, in misura ragguardevole, il valore di dette Società.
Inevitabilmente, queste politiche di mercato interno hanno avuto un riflesso importante sull'economia mondiale considerato il ruolo trainer dell'Economia cinese.
Per quanto concerne gli effetti di lungo periodo della pandemia da Covid-19 si può osservare:
• I Consumatori in generale hanno acquisito in questo periodo una maggiore sensibillità tanto nei consumi quanto negli Investimenti finanziari nei confronti delle Aziende ESG (acronimo di Environment, Social e Governance, ovvero Ambiente, Sociale e Organizzazione delle Società), che si ispirano a sistemi di produzione e commercio più etici e applicano criteri di pari opportunità nella governance. (ricorrendo ad esempio ad energie rinnovabili, eliminando la plastica, eliminando il gap retributivo tra i diversi sessi, rappresentando paritariamente nei CdA uomini e donne)
Certo bisogna fare attenzione alle realtà truffaldine che attuano il green washing. A tale riguardo la UE ha deciso di tutelare Consumatori ed Investitori, emanando una normativa c.d. "tassonomia" che in particolare agli artt. 6-8 e 9 definisce i criteri di classificazione delle imprese nell'ambito delle ESG.
• L'inflazione. Nei primi tempi della pandemia i consumi in generale erano limitati all'essenziale. Successivamente è cresciuta a dismisura la domanda di beni
Il Mercato era ed è in enorme difficoltà: i magazzini vuoti, mancanza di materie prime per il blocco delle attività, la logistica in crisi. Come ha riferito anche l'Amica Monica l'aumento di prezzo dei container dalla Cina era aumentato del 228%,. Si è verificata anche una carenza di mano d'opera, ad esempio per scaricare i beni dalle navi, perché le maestranze non hanno lavorato a lungo preferendo incassare le liberalità che gli stati avevano improntato a sostegno del consumo all'inizio della pandemia. Inevitabilmente, rispondendo a precise regole di mercato, l'inflazione ha ricominciato a correre in maniera spropositata con conseguente perdita del valore reale della moneta in tutto il mondo. Continuerà ancora a dominare la scena, speriamo presto a valori inferiori.
Da ultimo Perla ha concluso con un piacevole riferimento ad uno studio fatto dall'Architetto Carlo Ratti che ha analizzato la modifica dei flussi delle email mandate entro la singola facoltà (relazioni forti) e tra più facoltà (relazioni deboli). È emerso che durante il covid si erano intensificati i flussi all'interno della stessa facoltà ed erano diminuiti quelli tra diverse facoltà. Questo esperimento dimostra come durante il covid lavorando in smart working, tutti ci siamo chiusi nelle relazioni forti ovvero nelle relazioni con persone che ci sono affini e abbiamo drasticamente diminuito quelle con persone lontane dal nostro entourage con l'effetto di rendere più rigida, meno creativa la nostra mente. L'idea quindi che nel futuro potremmo lavorare tutti da casa in zone isolate lontani dalle città porta a conseguenze negative sulla società. Occorre quindi preservare e ripensare le Città del futuro: la ricchezza è stare meglio e insieme nelle nostre città.