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Solidarietà e carcere: un binomio possibile.

Un progetto di lavoro per le donne carcerate.

  • Autore: Rosanna Scipioni
  • Ultima modifica: Marzo 2019
  • Parole Chiave: carcere , conferenza , conviviale , donne , lavoro
  • Forlì

Il 1° marzo si è tenuta la riunione conviviale del Soroptimist Club di Forlì. Ospite della serata la dott.ssa Manuela Raganini, coordinatrice dei progetti di Sartoria SOStenibile e di Formula Solidale, un’associazione che si occupa dell’inserimento di persone in difficoltà (detenuti, ex-detenuti, persone in situazioni di particolare fragilità). L’incontro è stata l’occasione per parlare del progetto nazionale “Azione 3: SI sostiene...in carcere”, riflettendo sulla possibilità di collaborare alla realizzazione di questa iniziativa di aiuto al lavoro delle detenute nel carcere di Forlì.

“Dare un senso” alla pena significa anche creare opportunità per ricostruire una vita, partendo da questo presupposto nasce la progettualità che coinvolge i carcerati e le carcerate, nel caso particolare un progetto di “sartoria sostenibile” che mediante il riciclo, il riuso, attivi la produzione di capi ben confezionati e belli da indossare. Il progetto, afferma la dott.ssa Raganini, prevede l’apertura di un negozio nel centro di Forlì, ben strutturato, dove vendere i prodotti della sartoria del carcere ed anche profumi, libri, oggetti…. Ma non solo, un “concept store” dove incontrarsi, “vivere” piccoli eventi, appuntamenti e letture. Il Soroptimist Club forlivese intende sostenere tale progetto e già sono state attuate azioni comuni volte a facilitarne la realizzazione. “Unione è arricchimento, unione è essere di aiuto all’altro, con semplicità e gratuità, nella volontà di contribuire al benessere dell’intera comunità civile,” conclude convinta Manuela.

 

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