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Francesca Calabrese De Feo

Club Livorno

Francesca
  • Autore: Carla Sanjust
  • Ultima modifica: Febbraio 2025

1962 - 2015

Determinazione e disponibilità, forza e generosità, unite ad un innato rigore, rivolto in primis verso se stessa: queste le qualità del temperamento dinamico e positivo di Francesca…


Queste parole, che aprono un volumetto che ho scritto per Francesca Calabrese De Feo in occasione della sua scomparsa prematura, sintetizzano il profilo di una donna straordinaria che in questo breve scritto tenterò di delineare nei suoi tratti più significativi.

Irpina di origine, napoletana di nascita, Francesca vive l'infanzia a Napoli ma presto, alla fine delle Scuole elementari, lascia il Sud per motivi legati alla carriera del padre e comincia una vita itinerante che la porta prima sul Lago Maggiore, a Verbania, poi, dopo soli quattro anni, a Livorno. A Livorno completa il ciclo degli studi liceali e nella vicina Pisa presso la Facoltà di Giurisprudenza, porta a termine brillantemente il quadriennio degli Studi universitari, lavorando con un ritmo costante e con un interesse autentico per l'indirizzo scelto. 

Dopo un paio di anni la troviamo sposa a Milano dove comincia il suo iter lavorativo che fin da subito premia la serietà del suo impegno e la sua preparazione. Vince infatti un Concorso del Ministero dei Lavori Pubblici e prende servizio presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Milano dove acquisisce solide competenze nella gestione delle gare di appalto e in tempi brevi diventa un'esperta. Di lì a poco, nonostante la sua giovane età – Francesca è poco più che trentenne – viene selezionata come referente specialista del settore degli appalti pubblici sul quotidiano Il Sole 24 Ore, dove i suoi lucidi interventi nella rubrica L'esperto risponde esportano l'immagine di una professionista attrezzata e sempre aggiornata.

Motivi di salute e il naufragio della sua vita coniugale dopo circa 10 anni riportano Francesca a Livorno dove, non appena recupera condizioni soddisfacenti, riprende il lavoro presso l'Ufficio delle Opere Marittime di Livorno. Anche qui emergono sin da subito le sue consolidate capacità le meritano il ruolo di Direttore Amministrativo dell'Ufficio delle Opere Pubbliche Toscana-Umbria. L'impegno che mette nello svolgimento del suo lavoro e le sue capacità, affinate dall'esperienza milanese, alimentano la grande stima che di Francesca hanno tutti, colleghi, superiori, amici e parenti. Non ci meraviglia dunque vederla spesso in prima linea nella gestione di incarichi delicati, anche di grande risonanza mediatica, come per esempio quello di rappresentante del Ministero delle Infrastrutture nella Commissione di Vigilanza per l'Alta Velocità a Firenze, incarico che ha svolto fino alla sua precoce scomparsa nel 2015, a soli 53 anni.

Da 2002 Francesca affianca alla sua attività professionale un nuovo impegno che la coinvolgerà profondamente, la sua adesione al Soroptimist International dove trova una sponda adeguata al suo orgoglio di donna e al suo senso spiccato della dignità femminile. Il profilo del Soroptimist Club le corrisponde e le piace molto. Ben presto si costruisce una fitta rete di rapporti anche al di fuori del Club livornese, partecipando assiduamente agli incontri nazionali, soprattutto al Consiglio delle Delegate che raccoglie annualmente la rappresentanza di tutti i club italiani. Studia e approfondisce con interesse la normativa soroptimista e diventa così la consigliera di tutte, la collaboratrice esperta, un punto di riferimento importante per le questioni e gli interrogativi legati all'organizzazione locale e nazionale del Soroptimist. Non ci meravigliamo dunque di trovarla già nel 2005, a soli tre anni dal suo ingresso nel Club, giovane Presidente a Livorno, con un programma ricco di iniziative interessanti che alimentano una vita di Club intensa e vivace.

Ma un'ombra offuscava da sempre la gioia di vivere di Francesca e pochissimi lo sapevano… Francesca era portatrice dalla nascita di una grave malattia genetica che l'ha accompagnata per tutta la vita, una malattia che lei, con la sua forza, è riuscita a gestire e a ‘dominare' a tal punto da non far trasparire mai le ansie legate al suo stato di salute. Si cura scrupolosamente, con piena consapevolezza, e allo stesso tempo vive una vita intensa, dinamica, interessante, che non le risparmia comunque parentesi difficili e dolorose.

La carriera soroptimista invece riserva a Francesca successi e soddisfazioni, perché la sua dedizione al Club è piena e le sue capacità straordinarie. Il suo obbiettivo più ambizioso è la fondazione del Soroptimist Club dell'isola d'Elba nel maggio 2013, un lavoro impegnativo durato un paio di anni, ma affrontato come sempre con grinta e con un entusiasmo contagioso. E con orgoglio riceverà alla fondazione il titolo di Madrina del Club elbano.

Nello stesso anno 2013 arriva un prestigioso riconoscimento, tanto inaspettato quanto gratificante, l'elezione a Vice Presidente Nazionale per il biennio 2013-2015, una carica che segna purtroppo l'ultima tappa di un percorso luminoso di soroptimista e di donna.

La cugina Maria Raffaella Calabrese De Feo


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