Le parole della PN Giovanna Guercio:
"Ad un anno dal ritiro delle truppe internazionali e dalla presa di potere da parte dei talebani, l'Afghanistan non è più sotto i riflettori mediatici, ma donne, bambini, uomini e anziani continuano a vivere in condizioni di estremo bisogno. L'ultima ondata del conflitto, che dura da oltre 40 anni, ha costretto 700.000 persone ad abbandonare le proprie case per sfuggire alla violenza e alla povertà. I disastri naturali, come il terremoto dello scorso 22 giugno, aggiungono dolore e disperazione e stanno devastando una comunità già molto provata. L'economia è collassata totalmente. Ma il prezzo più alto di questa crisi lo stanno pagando le donne. Negato loro l'accesso all'istruzione secondaria sono costrette di nuovo ad indossare il burka o l'hijab, è impedito loro di uscire senza un accompagnatore maschile e di lavorare.
Il Soroptimist d'Italia, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti delle donne più sfortunate, ha seguito con trepidazione l'evolversi della situazione e si è impegnato con azioni concrete allo scopo di migliorare almeno in parte la condizione delle nostre sorelle afghane e delle loro famiglie. Fare la differenza per migliorare la vita anche per una sola ragazza o donna, è importante.
Come ricorderete stiamo seguendo la vicenda, attraverso la Rete per la Parità, di 64 cicliste afghane che finalmente sono riuscite, tramite un corridoio umanitario, ad arrivare in Italia. Ora c'è la possibilità per noi di dare loro un supporto. Magari vorremmo fare di più per la condizione generale delle donne nel loro paese ma aiutare loro è un gesto di generosità, in cui già siamo impegnate e al quale siamo chiamate per non dimenticare. Ci impegniamo fin da ora a seguire l'inserimento sereno delle giovani atlete nel nostro Paese e a partecipare, qualora si venissero a manifestare altre necessità, mettendo a disposizione le nostre competenze e la nostra generosità affinché altre donne possano fuggire in sicurezza dall'inferno afghano".