5 dicembre 2012
Viaggio perfetto. All'arrivo a Kigali troviamo Francoise la presidente dell'unione, Liberata e Grace che ci accolgono con bellissimi mazzi di fiori.
Peccato che la KLM si sia affezionata alle valigie e l'aereo sia ripartito portandole tutte nuovamente ad Amsterdam:
è l'occasione per uno shopping di generi di prima necessità con le amiche soroptimiste. La PN viaggia col trolley.
A domani! ...andremo probabilmente a butare e faremo, anche la caccia alle valigie.
6 dicembre
Stamani abbiamo in previsione una gita a butare insieme a francoise e a jeanne presidente del club di Butare. In mattinata ci viene comunicato che potremmo essere ricevute in parlamento alle 14, cambiamo quindi programma e ci rechiamo al mausoleo del genocidio, un luogo indescrivibilmente toccante, un segno della memoria. Mancano le parole. Lasciamo una composizione di fiori a nome dei soroptimist del rwanda e d'italia. Dopo il pranzo con Francoise e Jeanne sotto un improvviso acquazzone africano visitiamo un interessante museino di scienze naturali (maison de Kant). Poi un tentativo di recuperare le valigie all'aeroporto ove il mistero si infittisce: quella di Vanna pare giunta a Nairobi quella di Nicoletta invece a Entebbe. Alle 8 domani mattina dovremmo trovarci in parlamento. Ceniamo da vecchie amiche insieme a Jeanne d'Arc la presidente del club di Kigali che ci ha relazionato sui corsi paralegal. Ora alle prese con i mezzi tecnologici sedute per terra. Nicoletta aggiorna facebook. Vanna scarica foto. Io vi scrivo!
7 dicembre 2012
Alle 8 in Parlamento incontriamo Marie Joseé Kankera, Presidente della Camera, alla quale illustriamo i nostri programmi in particolare in materia di land tenure, e di Leadership femminile. Lei ci intrattiene sui programmi governativi in materia di istruzione e salute. Incontriamo anche Liberata Kayitesi, membro del Parlamento e socia del Club di Kibungo. Ora nuovo giro all’aeroporto. Eureka!! La valigia di Vanna è arrivata! Anche il trolley di Nico che contiene in po’ di cose mie! Proseguiamo per visitare la scuola Des Hirondelles a Kibungo. Lì ci attendono la Direttrice, l’Economa e la Presidente del Club di Kibungo, Emerence . La scuola è organizzata ottimamente con laboratori informatici e scientifici, ed è dominata dai colori giallo e blu. Ci viene illustrato un bellissimo progetto di ampliamento della scuola diretto a conseguire il pieno accreditamento degli studi superiori presso il Ministero. Per il pranzo ci fermiamo nel ristorante della famiglia di Francoise con le nuove amiche “Des Hirrondelles”. Francoise con l’autista Karissa ci regalano una sorpresa: le cascate di Rusumu che sono proprio al di là della frontiera con la Tanzania.
Sulla via del ritorno, lasciata Francoise a casa sua, ci incontriamo con un gruppo di possibili future socie di un soroptimist club in fieri, che ci illustrano la loro attività a favore di molte ragazze madri del Distretto.
8 dicembre 2012
Stamani andiamo al Centro San marco per incontrare i partecipanti di uno dei corsi di diritto. Ad attenderci , tra l’altro, un enorme pannello che sottolinea l’iniziativa dell’Unione Italiana. I corsi sono tenuti in collaborazione con l’Associazione Haguruka che cura i diritti delle donne e dei bambini. Essi contengono una premessa sul diritto di famiglia ed ereditario, a cui segue un approfondimento sui diritti fondiari delle donne. Ci viene offerta una sintesi in inglese , sufficiente per comprendere quanto profondi siano i problemi delle donne rwandesi al di là della loro imponente presente negli organi di governo.
Uno degli aspetti più gravi è certamente quello delle frequenti maternità in giovanissima età , anche se la legge prescrive per il matrimonio l’età minima di 21 anni , e solo in casi eccezionali, di 18.
Lasciamo i corsisti che incontreremo anche domani, per affrontare più direttamente gli aspetti legati al “land tenure” . Ci dirigiamo verso Nord per visitare il centro di accoglienza presso il quale lavora Jeanne d’Arc. Lungo la via fermiamo con gli occhi e con gli obiettivi delle macchine fotografiche i bellissimi paesaggi di questa regione vulcanica dove si trova il parco dei gorilla di montagna, e i nugoli di bimbi che popolano questa nazione priva di anziani.
9 dicembre 2012
Stamani al Centro San Marco, Vanna, Nico ed io assistiamo alle lezioni di diritto che abbiamo organizzato insieme all’ Unione Rwandese.Si fa particolare riferimento ai problemi ereditari. Gli esempi e le domande degli operatori paralegali sono significativi. E’ chiaro che vi sono grandi problemi legati alla tenera età dei figli che rimangono orfani, ai quali è assicurato una sorta di “fondo per l’educazione”, problemi correlati al diverso peso attribuito per tradizione alla dote in beni mobili delle donne rispetto al contributo fondiario apportato dagli uomini per sostenere la nascita di una nuova famiglia.Tra i corsisti notiamo diversi uomini; ci viene spiegato che è per dimostrare anche all’esterno che non vi sono discriminazioni di genere e per sensibilizzare gli stessi operatori ai problemi del genere femminile.Le disposizioni successorie sono particolarmente complesse, frutto di una riforma del 1999, e riflettono la situazione determinata dalle tante morti premature causate dal genocidio, dalla molteplicità di figli che nascono dentro e fuori dal matrimonio e da genitori diversi.Molti interventi concernono matrimoni celebrati fuori dalle frontiere del Rwanda, anche questi un’ evidente conseguenza delle fughe causate dal genocidio.Queste premesse hanno chiare ricadute in tema di “land tenure” e sono aggravate da ulteriori circostanze: la totale abrogazione, con la riforma del 1999, delle disposizioni in vigore nelle regioni del Nord Ovest al confine con il Congo; la necessità di eliminare le incertezze sulla proprietà fondiaria causate dalle morti e dalle fughe per il genocidio; la difficoltà nel dimostrare la proprietà terriera attraverso titoli appropriati; il diffuso analfabetismo delle donne; il favore dell’ordinamento a mantenere unito il patrimonio fondiario.A tanti istituti giuridici vicini ai nostri si aggiungono complessità proprie di un paese prevalentemente agricolo con un passato tanto sconvolgente.Nel pomeriggio, il tempo per una visita alle strutture del Centro San Marco, un luogo ove si tocca con mano la concretezza dei services di tanti Club Soroptimist Europei.In serata un’ultima notizia: pare che qui siamo diventate popolari.Domani, 10 dicembre – Soroptimist Day - alle ore 8 incontro con il Ministro della Giustizia. Nel giorno della dichiarazione universale dei Diritti Umani non potremmo avere un’ occasione più appropriata.Poi il lungo rientro del quale vi racconteremo a giochi fatti.
10 dicembre 2012
Stamani al Ministero della Giustizia incontro col vice ministro perché la ministra è dovuta andare alla cerimonia in memoria della ministra delle pari opportunità, mancata in questi giorni.
Il colloquio è stato molto cordiale soprattutto dopo che si è ben chiarito che la nostra intenzione è quella di fornire sostegno alle azioni soroptimiste ruandesi e non chiediamo nulla in cambio.
Penso che abbiamo loro spianato la strada per futuri contatti.
Un breve giro per qualche compera turistica, ma la Dura e Pura resiste!
Ora chiusura dei bagagli e check out. Il volo è stasera alle 20:25.
Una lunga attesa che trascorreremo con Francoise e Xaverine.
Nel pomeriggio a casa di Xaverine con Francoise, da alcuni accenni di Xaverine, il cui marito anni fa è stato ministro della giustizia, emerge che il capo dello stato è un militare il cui mandato settennale è già stato rinnovato e lo sarà inevitabilmente anche in futuro, il che ha l'indubbio sapore di un regime autoritario.
Partenza con un'ora di ritardo. In aereo troviamo un articolo dell'International Herald Tribune che aggiunge un tassello importante alle nostre riflessioni.
L'articolo riferisce della guerriglia al confine col Congo, che in dieci anni ha comportato più di 3 milioni di morti, del Rwanda che appoggia il movimento ribelle congolese M23. Noi non possiamo certo esprimere giudizi. Viene soltanto da pensare che forse il genocidio del 1994 ha insegnato poco.
11 dicembre 2012
Arrivo ad Amsterdam in orario. Nicoletta e Vanna si imbarcano per Milano. Io in attesa dell'aereo per Firenze, immancabilmente in ritardo, a rimettere in fila le idee. Sono davvero stanca: non ho mai parlato così tanto e così a lungo di Soroptimist a tutti i livelli: dal parlamentare all'addetta all'immigration. Per i particolari sentite Nicoletta e Vanna. A tante occasioni molto impegnative hanno fatto seguito le nostre parentesi tutte italiane, e potete scommettere che le risate non sono mancate.