Trovate qui a seguire -- da parte della nostra rappresentante SI alle Nazioni Unite a Ginevra, Berthe De Vos, della consulente per l'Advocacy del SI, Linda Witong, e di Tania Gómez Herazo -- la relazione che riporta le linee guide emerse per il Programma Mondiale per l'Educazione ai Diritti Umani.
In un mondo sempre più interconnesso e digitale, l'educazione ai diritti umani (HRE) diventa sempre più critica. La prossima quinta fase del Programma Mondiale per l'Educazione ai Diritti Umani (WPHRE) per il periodo 2025-2029, come delineato da Soroptimist International, mira ad affrontare le mutevoli esigenze educative, in particolare per quanto riguarda le tecnologie digitali, l'uguaglianza di genere e la consapevolezza ambientale.
Questo articolo approfondisce le raccomandazioni e le priorità stabilite nel rapporto, sottolineando l'importanza di un approccio completo e inclusivo all'HRE.
Il Programma Mondiale per l'Educazione ai Diritti Umani
Il WPHRE, un'importante iniziativa delle Nazioni Unite (ONU), cerca di integrare i principi dei diritti umani nei sistemi educativi a livello globale. La quinta fase imminente rappresenta un momento cruciale nell'allineamento delle strategie educative con gli obiettivi più ampi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in particolare l'Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) Target 4.7 (Istruzione per lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza globale). Questa fase dà priorità all'emancipazione di donne e ragazze, riflettendo il cambiamento globale verso l'inclusività e le pari opportunità.
Strategie nazionali complete
Il rapporto sottolinea la necessità per gli stati di sviluppare strategie nazionali complete che comprendano tutte le forme di istruzione, da quelle formali a quelle non formali. Queste strategie dovrebbero includere tutte le donne e le ragazze, con particolare attenzione a quelle in situazioni vulnerabili, come quelle con disabilità, appartenenti a gruppi minoritari o che vivono in aree colpite da conflitti. La richiesta di una partecipazione significativa di donne e ragazze nella progettazione, implementazione e monitoraggio di queste strategie è fondamentale. Garantisce che il contenuto educativo sia pertinente e stimolante, consentendo a donne e ragazze di orientarsi nelle complessità del mondo moderno.
Alfabetizzazione digitale e apprendimento permanente
In un'epoca in cui le competenze digitali sono indispensabili, il rapporto evidenzia la necessità di integrare l'alfabetizzazione digitale nei programmi didattici. Questa integrazione non riguarda solo l'insegnamento di competenze tecniche, ma anche la promozione del pensiero critico per navigare in sicurezza nel panorama digitale. L'ascesa delle tecnologie digitali presenta sia opportunità che sfide, come la potenziale diffusione di disinformazione e preoccupazioni sulla privacy. Pertanto, i sistemi educativi devono dotare gli studenti delle competenze per valutare criticamente i contenuti digitali e comprendere i propri diritti online.
L'enfasi sull'apprendimento permanente è un altro aspetto cruciale delle raccomandazioni. Il mercato del lavoro in rapida evoluzione, influenzato dall'automazione e dai progressi tecnologici, richiede apprendimento continuo e acquisizione di competenze. I programmi di apprendimento permanente dovrebbero essere accessibili alle donne di tutte le età, consentendo loro di adattarsi ai nuovi requisiti lavorativi e garantendo la loro inclusione nella forza lavoro.
Educazione ambientale e sui cambiamenti climatici
La quinta fase mira anche a incorporare l'educazione ambientale e sui cambiamenti climatici, riconoscendo il ruolo fondamentale dell'istruzione nel promuovere stili di vita sostenibili. Comprendere le cause e gli impatti dei problemi ambientali consente agli individui di intraprendere azioni consapevoli verso la sostenibilità. L'educazione all'uguaglianza di genere, un'altra area di interesse chiave, mira a smantellare gli stereotipi e promuovere pari opportunità, incoraggiando donne e ragazze a partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, compresi i campi della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica (STEM).
Cooperazione internazionale e mobilitazione delle risorse
Il rapporto chiede una maggiore cooperazione internazionale per supportare l'implementazione di programmi di educazione ai diritti umani. Questa cooperazione include la condivisione delle migliori pratiche, la fornitura di assistenza tecnica e la mobilitazione delle risorse. Il rapporto sottolinea l'importanza delle risorse provenienti da vari settori, tra cui governi, organizzazioni internazionali e settore privato, per garantire l'esecuzione di successo di queste strategie educative.
Conclusione
La quinta fase del Programma mondiale per l'educazione ai diritti umani rappresenta un approccio completo per dotare gli individui, in particolare donne e ragazze, delle conoscenze e delle competenze necessarie per prosperare in un mondo in rapido cambiamento. Concentrandosi sull'alfabetizzazione digitale, l'uguaglianza di genere e l'educazione ambientale, il programma mira a creare una cittadinanza globale più informata e potenziata. Mentre guardiamo avanti all'implementazione di queste strategie, il ruolo degli educatori, dei decisori politici e delle organizzazioni internazionali sarà cruciale nel plasmare un futuro in cui l'istruzione funge da fondamento per i diritti umani e lo sviluppo sostenibile.
Paola Pizzaferri Union Advocacy Coordinator