Per celebrare la Giornata del 25 novembre, e nel segno dei 16 giorni di attivismo Orange the world, il Club di Bologna affianca ancora Confagricoltura Donna Emilia Romagna, di cui la socia Rosanna Scipioni è presidente, unendosi al progetto delle clementine antiviolenza, che vede la collaborazione di entrambe le associazioni nazionali, Confagricoltura Donna e Soroptimist International. L'iniziativa, tenutasi per sette anni con vendita di beneficenza di clementine IGP calabresi nelle piazze, si svolge online a causa della pandemia, con destinazione del ricavato ai Centri antiviolenza D.i.Re.
L'idea di un progetto prese forma nel 2013 dopo la tragedia di cui fu vittima Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro massacrata dall'ex fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari, di proprietà di una socia di Confagricoltura Donna. Il progetto, sviluppato in collaborazione con il centro antiviolenza DIRE, acquisì subito portata nazionale.
Da allora l'iniziativa di distribuire in cambio di un'offerta libera clementine Igp di Calabria procurate dalle associate di Confagricoltura Donna, devolvendo l'intero ricavato alle associazioni aderenti a D.i.RE, è stata realizzata ogni anno, in concomitanza con il 25 novembre, su diverse "piazze" italiane, in qualche caso le stesse. Ne è esempio Bologna, in cui Confagricoltura Donna Emilia Romagna ha realizzato l'iniziativa per sette anni consecutivi devolvendone il ricavato alla Casa delle Donne per non Subire Violenza Onlus.
Le clementine, diventate il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, sono perciò conosciute dall'inizio come "clementine antiviolenza" e sono idealmente dedicate a Fabiana, assunta a simbolo di tutte le donne vittime di violenza. L'iniziativa ha ottenuto, nel tempo, diversi patrocini, dai Comuni al Ministero delle Politiche Agricole, al Club Soroptimist di Bologna negli ultimi tre anni. Ha inoltre sposato la campagna Orange the World delle Nazioni Unite nata nel 2016, che con l'invito a colorare il mondo di arancione dal 25 novembre al 10 dicembre, Giornata mondiale dei Diritti Umani, ha offerto lo spunto per una straordinaria convergenza tra il colore delle clementine e il colore scelto come simbolo per un avvenire migliore, senza violenza. Il valore simbolico del progetto è accresciuto dal fatto che le clementine IGP arrivate direttamente dalla Calabria sono frutto dell'impegno delle donne in agricoltura e della loro capacità di realizzare sogni e impresa, affrancandosi da una dipendenza economica che è spesso all'origine di un rapporto sciagurato.
Quest'anno la volontà di continuare si è scontrata con l'emergenza sanitaria Covid-19, perciò si è deciso di optare per una versione digitale dell'iniziativa: Clementine Antiviolenza 2020, versione 2.0. La presidente di Confagricoltura Donna Calabria ci fornisce il prodotto clementine e la sua esperienza per gli aspetti logistici. Il prezioso sostegno del Soroptimist International d'Italia, da quest'anno partner del progetto, contribuirà a coinvolgere pubblico in tutt'Italia, in modo che il messaggio raggiunga il numero più elevato possibile di persone.