PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE NELLE SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO.
LINEE GUIDE PER UN PERCORSO DI EDUCAZIONE AI MEDIA SULLA RAPPRESENTAZIONE FEMMINILE NELL'INFORMAZIONE TELEVISIVA a cura di Monia Azzalini (Osservatorio di Pavia Media Research)
L'attuale progetto di servizio del Club di Pavia, reso possibile grazie alla presenza sul territorio di un rinomato centro di ricerca sui media quale l'Osservatorio di Pavia, è stata voluta e realizzata pensando alle donne di domani, alle potenziali manager, professioniste, ricercatrici, insegnanti, e perché no, soroptmiste, affinché siano garantite loro, già nella fase della scuola secondaria, eguali possibilità di riuscita ed eguali stimoli rispetto ai colleghi maschi, e perché alunne ed alunni possano operare scelte consapevoli per il loro futuro lavorativo ed acquisiscano eguale capacità di mettere a frutto l'intero patrimonio delle loro potenzialità intellettuali ed umane.
La realizzazione di uno strumento didattico (una guida con video) sul tema “Donne, Stereotipi, Televisione: Progetto di sensibilizzazione per gli studenti delle scuole superiori di secondo grado” in collaborazione con l'Osservatorio di Pavia, importantissimo punto di riferimento nazionale ed europeo sulla comunicazione televisiva, è nato da un percorso di approfondimento iniziato dal Club di Pavia nell'anno 2007 e proseguito con lo stimolante incontro con la dottoressa Monia Azzalini, ricercatrice della divisione “Media Research” dell'Osservatorio di Pavia.
Su invito del Club la dott.ssa Azzalini ha illustrato i risultati di una ricerca sulla televisione italiana svolta dall'Osservatorio sul tema "Rappresentanza e rappresentazione femminile in televisione", da cui emerge, accanto alla ben nota assenza di donne nei ruoli decisionali, la minore visibilità nei telegiornali e in tutte le trasmissioni dedicate alla leadership nei vari ambiti, incentrate, tranne poche eccezioni, su personaggi maschili. Altissima invece la presenza femminile in trasmissioni di intrattenimento o comunque in ruoli marginali, dove conta l'immagine e l'apparenza. Si è convenuto che, perché qualcosa possa cambiare e le opportunità di affermazione professionale per le donne non siano condizionate da differenze di genere, occorre puntare sulle giovani generazioni, a partire dallo strumento della “media education”, primo passo per un indispensabile cambiamento di mentalità; l'abitudine ad un approccio critico ai messaggi della programmazione televisiva è prezioso strumento di valutazione e favorisce la presa di coscienza per le giovani donne alla ricerca del loro futuro nella società.
L'intero progetto è stato presentato ufficialmente al pubblico, in particolare ai docenti delle scuole secondarie superiori, nel pomeriggio del 7 ottobre al Collegio Nuovo.
È stato anche illustrato dalla presidente durante la riunione annuale delle presidenti, che si è tenuta a Roma il 3 Ottobre 2009.