Il 21 gennaio, nell’ambito del progetto “Il Soroptimist Roma Tiber per una Scuola romana”, Giuseppina Volpicelli, nota burattinaia, ha curato la formazione di alcuni docenti sulle tecniche per la costruzione di maschere con la carta. L’iniziativa mirava ad avvicinare i bambini a conoscenze ed esperienze artistiche in una prospettiva “produttiva”, stimolando così in ciascuno, in modo giocoso ed inventivo, la propria creatività ed arricchendo la manualità e le diverse abilità. E nulla, in prossimità del Carnevale, si prestava meglio delle maschere a questo scopo. Inoltre, l’utilizzo di carta riciclata e di altri materiali poveri svolgeva anche un’importante funzione educativa.
Per chi di noi ha assistito a questa “lezione” (e ha partecipato attivamente al laboratorio) è stato un vero godimento, come assistere ad una magia e … impararla. Già nell’arco di un paio di ore, partendo da un semplice modello- base, offerto a tutti, che via via si arricchiva di ulteriori parti (nasi, contorni, sistemi per calzare le maschere) i docenti- seguiti da Giuseppina con l’aiuto della sorella Maria Letizia- sono riusciti a produrre bellissimi lavori. Tra cartoncini, ritagli, forbici, pennarelli sono spuntati fantasiosi e colorati animali, maschere a pieno volto; sono stati acquisiti piccoli accorgimenti per aggiungere “capelli” di carta arricciata, piumaggi, ecc. Infine, tutti hanno potuto ammirare i raffinati disegni a inchiostro di china di Maria Signorelli, riuniti in una tavola riassuntiva delle varie espressioni del volto.