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Incontro Orange the World

Giornata Internazionale eliminazione della violenza contro le donne

Incontro
  • Bari

Club di Bari. Celebrata la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con un incontro presso il Circolo Canottieri Barion. Filo conduttore fino al 10 dicembre ‘Giornata dei diritti umani’ il colore arancione, l’ Orange the World, con cui è stata realizzata la spilletta e un segnalibro distribuito in tutte le librerie della città.
All’incontro hanno partecipato la presidente del Soroptimist Maria Antonietta Paradiso che si è diffusa sulla realizzazione in atto della Camera d’ascolto per le vittime di violenza, presso un Comando dei Carabinieri, la past president Michela Labriola, che in qualità d’avvocato si occupa del diritto di famiglia, l’avvocato penalista Antonio La Scala, presidente dell’Associazione Gens Nova Onlus che opera a favore di soggetti svantaggiati, l’assessore comunale al welfare Francesca Bottalico che ha fatto presente come il Comune di Bari sopperisce da tempo con contributi alle necessità di autonomia abitativa per le vittime.

Club di Bari. Celebrata la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
con un incontro presso il Circolo Canottieri Barion. Filo conduttore fino al 10 dicembre ‘Giornata dei diritti umani’ il colore arancione, l’ Orange the World, con cui è stata realizzata la spilletta e un segnalibro distribuito in tutte le librerie della città.
All’incontro hanno partecipato la presidente del Soroptimist Maria Antonietta Paradiso che si è diffusa sulla realizzazione in atto della Camera d’ascolto per le vittime di violenza, presso un Comando  dei Carabinieri, la past president Michela Labriola, che in qualità d’avvocato si occupa del diritto di famiglia, l’avvocato penalista Antonio La Scala, presidente dell’Associazione Gens Nova Onlus che opera a favore di soggetti svantaggiati, l’assessore comunale al welfare Francesca Bottalico che ha fatto presente come il Comune di Bari sopperisce da tempo con contributi alle necessità di autonomia abitativa per le vittime.
Come ha fatto notare la presidente, le cifre del femminicidio sono sconfortanti e attraversano tutti gli strati sociali. Quest’anno siamo già a quota ’94 a novembre e se dal 2000 le donne uccise sono state 3230, oltre 3306 dal ’74 sono quelle scomparse, cui vanno aggiunte le 6/7 attualmente in coma e quelle che hanno subito lesioni gravi o sono state sfigurate.
La recente legge 69, denominata Codice Rosso ha il merito di velocizzare l’ascolto, ma come ha fatto notare l’avv. La Scala, non è scevra da alcune debolezze, tra cui l’intasamento che provocherà nelle procure delle città più grandi, l’aver creato un altro tipo di reato a proposito dei casi di deturpazione, quanto bastava aumentare le pene per il reato già esistente di lesioni gravissime, e di aver diversificato l’età della vittima nei casi di violenza sessuale nei minori. E se il recente stanziamento di dieci milioni per le spese che la legge comporta è positivo, manca però dei decreti attuativi che ne stabiliscano l’utilizzo.
Aspetti positivi della legge n.69 sono stati rinvenuti dalla past president Michela Labriola, soprattutto nell’intervento in caso di matrimonio forzato, nella maggiore protezione  nei casi di allontanamento, nelle maggiori pene per i casi di deturpazione  e di revenge porn, relativa alla diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti.
Tutti gli intervenuti hanno concordato che la violenza contro le donne, essendo un problema culturale, va affrontato sin dai primi anni di scuola, facendo formazione e informazione. Inoltre, necessaria una rete che prenda in carico la vittima dal momento della denuncia e lo stanziamento di fondi idonei ad affrontare il problema nella sua complessità.

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