Imparare la matematica giocando
Il 12 novembre è stata presentata l’app “Maggie e il tesoro di Seshat” alle insegnanti delle scuole primarie “G.Rodari” e “G. Ferraris” di Vercelli dalla presidente Rita Buccetti e dalle socie Sara Viazzo e Rita Chiappa, che ne hanno illustrato le caratteristiche e l’impiego nella didattica.
Imparare la matematica giocando
Lunedì 12 novembre, nell’aula magna della scuola primaria Galileo Ferraris alla presenza del dirigente prof Vincenzo Guarino e delle insegnanti delle scuole primarie G. Ferraris e G. Rodari, la presidente del Soroptimist club di Vercelli avv. Rita Buccetti, accompagnata dalle socie ing.Sara Viazzo e prof. Rita Chiappa, ha presentato alle docenti l’educational app Maggie e il tesoro di Seshat.
La app, disponibile in italiano e inglese, gratuita e scaricabile su dispositivi Apple e Android , è stata creata dal Club di Firenze con il contributo di tutti i club Soroptimist italiani grazie alla consulenza di docenti dell’Università di Pisa esperti nella didattica della matematica a livello di scuola primaria. Può quindi essere utilizzata a livello individuale ma anche in classe per insegnare questa materia in modo divertente, in quanto il gioco comporta non solo un miglioramento nelle competenze, ma anche una riduzione dell’ansia nei confronti della matematica, piuttosto frequente a ogni livello di istruzione, specialmente fra studentesse. Il pregiudizio di genere (“la scienza e la tecnologia sono roba da maschi”) è infatti ancora molto forte.
Inoltre una storia con protagonista Maggie, una ragazzina che, per trovare reperti della civiltà egizia per il museo di famiglia, affronta un’avventura risolvendo enigmi con l’aiuto della matematica offre un modello alternativo a immagini stereotipate di protagoniste di videogiochi.
Il gioco rientra nell’ambito del progetto del Soroptimist d’Italia “SI fa STEM” che ha lo scopo di cercare di rimuovere i pregiudizi che scoraggiano le ragazze dall’iscriversi a facoltà dell’ambito STEM (cioè Scienze, Informatica, Ingegneria, Matematica). Vista l’importanza che riveste la scuola nella formazione di una mentalità scientifica, oggi ancora poco sviluppata nel nostro paese, il progetto è destinato sia alla scuola primaria che all’ultima classe della scuola superiore nell’ottica dell’orientamento verso facoltà universitarie di tipo scientifico.