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PAROLE CHE FANNO LA DIFFERENZA

Non solo questione di vocali.

Obiettivi:

PAROLE
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  • Progetto Nazionale:
    QUESTIONI DI GENERE
  • Autore: Alessandra Calcagno
  • Ultima modifica: Settembre 2024
  • Lodi

Il dibattito tenutosi a Lodi il 28 ottobre ha sollevato interrogativi cruciali sull'importanza delle parole e del genere nella lingua. Con Danila Baldo e Martina Rosola come ospiti, l'evento ha analizzato il ruolo del linguaggio nell'orientare il pensiero e l'azione umana. Gli argomenti hanno spaziato dalla creazione di un linguaggio inclusivo per far sentire a proprio agio le persone intorno a noi, alle sfide di riferirsi alle professioni femminili in modo appropriato. Nonostante l'assenza di Maria Sole Bannò, il dibattito è stato coinvolgente e ha dimostrato che il genere nella lingua rimane un tema di attualità con un impatto significativo sulla società e sulla percezione delle relazioni di genere.




Sabato 28 ottobre, alle 20.23, in Piazza Broletto, Lodi, un dibattito coinvolgente ha portato l'attenzione sul tema del genere nella lingua e il suo ruolo nella società. L'incontro, che ha visto la partecipazione di Danila Baldo, vicepresidente nazionale dell'Associazione Toponomastica femminile e membro di Se Non Ora Quando, e Martina Rosola, dottoressa di ricerca in filosofia specializzata in linguaggio equo e non sessista, ha affrontato questioni importanti riguardanti l'uso delle parole e il loro impatto nella vita di tutti i giorni.


Il dibattito si è concentrato sul modo in cui il linguaggio influisce sulla cognizione e sull'azione umana, nonché su come possiamo integrare pratiche linguistiche più inclusive nella nostra vita quotidiana. Gli ospiti hanno condiviso diverse prospettive, evidenziando l'importanza di usare un linguaggio rispettoso che faccia sentire a proprio agio le persone che ci circondano.


Un argomento particolarmente interessante è stato quello delle professioni e del genere. Si è discusso se ci siano forme corrette per riferirsi a una donna in una determinata professione o ruolo e se questo sia solo una questione superficiale o se abbia un impatto sostanziale sulla società. 

Una domanda dal pubblico ha sollevato un punto interessante: come mai negli Stati Uniti, alcune attrici ora preferiscono essere chiamate "actor" invece di "actress" sostenendo che il femminile le discrimini?  La Dott.ssa Rosola ha evidenziato che la chiave sta nell'interpretare la lingua nel suo contesto. In inglese, con il suo genere neutro, l'uso del femminile può sembrare strano e discriminatorio, mentre in italiano, con distinzioni di genere ben definite, l'uso del femminile è essenziale quando si fa riferimento a una professione. 

Questo esempio evidenzia come il contesto linguistico e culturale giochi un ruolo determinante nel modo in cui affrontiamo le questioni di genere nella lingua.

Nonostante l'assenza di Maria Sole Bannò, il dibattito è stato animato e partecipato.  È chiaro che il tema del genere nella lingua continua a essere rilevante e suscita un vivo interesse, poiché le parole hanno un potere significativo nel plasmare la nostra comprensione del mondo e delle relazioni di genere. 

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