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LODI SI COLORA DI ARANCIONE

ANCHE IL CLUB LODI SOSTIENE LA CAMPAGNA INTERNAZIONALE ORANGE THE WORLD

LODI

Oltre al Municipio, si sono accesi di arancione altri due luoghi simbolo dell'attività di contrasto e di prevenzione contro la violenza di genere: le Stazioni dei Carabinieri di Lodi e di Codogno, presso ciascuna delle quali il Club ha realizzato le sue "Stanze". Il Club ha inoltre sostenuto il progetto "Clementine contro la violenza sulle donne", affiancando Confagricoltura Donna nell'organizzazione di una vendita on line di clementine. Il ricavato è stato devoluto a Rete DiRe, associazione che raccoglie 80 centri antiviolenza. Le clementine acquistate dal Club sono state donate alla Caritas.

Il 25 novembre 2020, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la sede del Comune di Lodi si è colorata di arancione. L'iniziativa, promossa dal Club di Lodi del Soroptimist International d'Italia, si inserisce nell'ambito della Campagna "Orange the World", indetta dalle Nazioni Unite per promuovere l'uguaglianza di genere e contrastare ogni forma di violenza e di discriminazione contro le donne. L'arancione è il colore dell'ottimismo, dell'approccio positivo nei confronti dei problemi e simboleggia un futuro finalmente libero da ogni forma di violenza contro le donne. Ecco quindi che l'arancione è stato -ancora una volta- il filo conduttore che ha unito simbolicamente le varie iniziative previste in tutta Italia nell'ambito della Campagna, insieme all'hashtag #orangetheworldecidoio.

I riflettori si sono accesi non solo sulla sede municipale nella suggestiva piazza Broletto, ma anche su altri luoghi simbolo dell'attività di contrasto e prevenzione contro la violenza di genere: le Stazioni dei Carabinieri di Lodi e di Codogno. Presso ciascuna di queste sedi il Club di Lodi del Soroptimist -nell'ambito di un progetto nazionale scaturito da un protocollo d'intesa fra l'Arma dei Carabinieri e il Soroptimist d'Italia- ha realizzato una "Stanza tutta per sé", un luogo pensato per dar voce, dignità e tutela a chi subisce violenza, e per sostenere le donne nel delicato momento della denuncia della violenza subita molto spesso fra le mura domestiche. Queste istallazioni di forte impatto visivo e di alto valore simbolico sono state pensate per mobilitare le coscienze su problemi che, durante il lockdown causato dalla pandemia, hanno subito un aumento esponenziale in tutto il mondo.

Il Club di Lodi ha voluto anche aderire ad un'ulteriore iniziativa: il progetto "Clementine contro la violenza sulle donne", nato nel 2013 grazie a Confagricoltura Donna per ricordare Fabiana Liuzzi, una studentessa di Corigliano Calabro uccisa brutalmente dall'ex fidanzato in un agrumeto calabrese. Il Club di Lodi ha quindi affiancato l'associazione Confagricoltura Donna nell'organizzazione di una vendita on line di clementine IGP della Calabria, il cui ricavato è stato devoluto a Rete DiRe, un'associazione che raccoglie -all'interno di un unico progetto- 80 centri antiviolenza in Italia, incluso quello di Lodi. Una parte delle clementine è stata acquistata dal Club, che ne ha fatto dono alla Caritas Lodigiana e all'Emporio Caritas di San Giuliano Milanese. 

Le iniziative sono state riportate dai media locali attraverso un'intervista alla Presidente del Club di Lodi Alessandra Calcagno Baldini, che ne ha spiegato significato e finalità. La speranza è che, una volta spenti i riflettori, resti comunque alta l'attenzione su quella pericolosa "zona grigia" rappresentata da atteggiamenti sociali e culturali permeati da stereotipi di genere duri a morire e caratterizzati da una diffusa sottovalutazione della violenza.

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