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Fare carriera in Marina

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  • Club: Lomellina
  • Autore: Flavia Colli
  • Ultima modifica: Marzo 2021

Una giovane donna entusiasta della propria scelta di vita, del proprio lavoro e perfettamente a proprio agio in un mondo prevalentemente maschile (e che la rispetta). Questo il racconto di Giulia Costa, Sottotenente di Vascello, con laurea magistrale in Scienze Marittime e Navali all’università di Pisa, durante l’incontro zoom del 10 marzo, dove ha consigliato alle giovani donne di intraprendere la carriera in Marina, ricca di sacrifici, ma anche di grandi soddisfazioni.

Una giovane donna entusiasta della propria scelta di vita, del proprio lavoro e perfettamente a proprio agio in un mondo prevalentemente maschile (e che la rispetta). Questo il racconto di Giulia Costa, Sottotenente di Vascello, con laurea magistrale in Scienze Marittime e Navali all’università di Pisa, durante l’incontro zoom del 10 marzo, al quale erano collegate amiche e socie di altri club Soroptimist. Il mondo lavorativo che ha raccontato è quello della Marina Militare, che solo nel 2000 si è aperto alle donne e dopo vent’anni di rodaggio, dalle scuole, all’Accademia Navale di Livorno, alla vita di bordo, si sta raggiungendo la piena integrazione fra i due sessi. Una passione nata quasi per caso, dopo una esperienza estiva durante il Liceo presso la Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto. E fu subito amore per il mare che le è costato tanti sacrifici fatti di severe prove fisiche ed attitudinali e di scelte dedite alla disciplina, ma totalmente ripagate e culminate nell’emozionante giuramento del promo anno in Accademia. Poi via, addestramento di tre mesi sull’Amerigo Vespucci, il veliero fiore all’occhiello della Marina Militare Italiana, a seguire quello con la Brigata Marina San Marco e poi una campagna addestrativa di un mese e mezzo su una nave nel Mar Nero. Da aspirante guardia marina a ufficiale di rotta, ora membro effettivo dell’equipaggio di Nave Spica della Marina Militare con il ruolo di Capo Componente Telecomunicazioni e Condotta Nave e Meteo dove coordina 12 persone anche più vecchie di lei. Giulia non ha dubbi: “Consiglio alle donne questo lavoro, pur ricco di sacrifici, ma anche di soddisfazioni.  La donna può fare la differenza, grazie alla propria sensibilità e qualità, che nel lavoro possono essere di aiuto anche agli uomini. Ormai in Marina le donne ricoprono ogni ruolo: sono al comando, in sala macchine, in cucina, in infermeria. E sono anche tutelate in caso di maternità, perché ci sono posti a terra e non solo in mare”.

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