Blue zone indica un'area demografica in cui la speranza di vita è notevolmente più alta rispetto alla media mondiale, e l'Ogliastra, una zona della Sardegna orientale, fa parte di una delle cinque zone blu del mondo. Genetica, biodiversità del territorio, abitudini alimentari e di vita, convivialità, passando per l'importanza del supporto che può derivare dal fare comunità nella normale vita quotidiana, sono variabili che possono incidere sulla durata di vita in salute.
La sala conferenze dell'Hotel Mistral 2 ad Oristano, gremita di pubblico nel sabato pomeriggio del 16 marzo, è stata la conferma di quale interesse abbia suscitato il tema della conferenza “LONGEVITA' , UN ASPETTO COMPLESSO E CENTENARIO: GENI, CELLULE, MICROBI E BUONE ABITUDINI” organizzata dal Soroptmist club di Oristano col patrocinio dell'Università degli studi di Cagliari. Blue zone indica un'area demografica in cui la speranza di vita è notevolmente più alta rispetto alla media mondiale, e l'Ogliastra, una zona della Sardegna orientale, fa parte di una delle cinque zone blu del mondo. I relatori Prof. G. Orrù docente di scienze tecniche mediche applicate dell'Università di Cagliari, il Dr. A. Soddu Pirellas di AGRIS Sardegna e il Prof. D. Cosseddu docente di storia e filosofia hanno fornito un panoramica poliedrica ed estremamente interessante del fenomeno longevità , di quali fattori possono contribuire ad aumentare, ovvero a ridurre l'aspettativa di vita: dalla genetica, alla biodiversità del territorio, alle abitudini alimentari e di vita, passando per l'importanza del supporto che può derivare dal fare comunità nella normale vita quotidiana, l'importanza della convivialità, del rapporto col concetto di tempo che passa, di vita e anche della sua conclusione, che fin dall'antichità hanno accompagnato l'uomo, come ben è emerso anche attraverso letture di brani della letteratura e della filosofia che hanno inframmezzato gli interventi dei relatori.