Soroptimist
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Storia del Club

Storia
  • Club: Pavia
  • Autore: Milena Boltri
  • Ultima modifica: Novembre 1975

Il Soroptimist Club di Pavia è stato fondato il 22 novembre 1975, grazie all'impegno di ventidue socie fondatrici, espressione delle realtà operative, culturali e imprenditoriali della città e della provincia. Nel 1989 la socia Maria Rosa Carnevale Mijno dà vita al Club della Lomellina, al quale fanno riferimento le amiche di Vigevano e di Mortara...

Il Club di Pavia, gemellato con quello di Nancy (Francia) conta attualmente 40 socie, in rappresentanza delle sempre più diversificate tipologie di attività in cui le donne sono impegnate. Dal 1975 ad oggi il Club , in relazione alla formazione professionale delle socie ed alle specificità della città e del suo territorio, ha promosso "services" mirati, privilegiando l'ambito sociale, educativo e storico-artistico. L'attività del Club si distingue per la stretta collaborazione con l'università, la diocesi, le strutture e le organizzazioni di volontariato: con loro sono state progettate, sviluppate e condotte a buon fine, azioni sentite come particolarmente urgenti, con l'obiettivo di prevenire il disagio giovanile, di favorire l'integrazione degli emarginati, di sostenere persone in difficoltà.

Contestualmente con pari entusiasmo, sono stati realizzati:

- una struttura ricreativo-pedagogica all'interno della Pediatria del Policlinico San Matteo

- un servizio pilota, poi istituzionalizzato dal Comune di Pavia, di assistenza psicologica a favore degli alunni del Liceo Scientifico

- è stato acquistato un cavallo che viene utilizzato per la "ippoterapia"

- è stata aperta una biblioteca per i degenti presso la struttura ospedaliero-riabilitativa della Fondazione Maugeri a Montescano (PV)

- nel 2008, nell'ambito del progetto nazionale "Pax per aquam", l'impegno del Club si è finalizzato nella realizzazione di un pozzo d'acqua in Zambia.

Tra le principali azioni a carattere educativo, va segnalata l'istituzione di due borse di studio: una, di cinque anni, ha permesso ad una giovane albanese di frequentare la nostra università e di laurearsi in medicina; l'altra, in ricordo della socia Pina Lanzi,a favore di una studentessa che ha conseguito la laurea in psicomotricità. Significativo il sostegno del Club al progetto "Emergenza infanzia" a favore dei bambini brasiliani.

Il Club di Pavia ha inoltre condiviso con gli altri Club lombardi, il progetto "Scaffale Multiculturale" e quello mirato all'attivazione di un centro per il Pap-Test a favore degli abitanti delle Isole Solomon, promosso dal Club di Sondrio. Inoltre l'adozione a distanza di una bambina colpita dallo tsunami, l'aiuto alla "Fondazione Genitori per l'autismo ONLUS Cascina Rossago" di Pavia.

La vigile attenzione del Soroptimist Club di Pavia nei confronti dei beni culturali è stata dimostrata non solo nel campo del restauro, ma anche in quello della promozione presso la comunità locale, di obiettivi di conoscenza e dunque di salvaguardia di aspetti peculiari del patrimonio artistico. Nel 1983-84 provvede al restauro del dipinto secentesco con Sibillina Biscossi (beata pavese del Duecento) conservato nei Musei Civici.

Il 2 giugno 1984 organizza la tavola rotonda "I benefici fiscali di cui alla Legge 2 agosto 1982 n.512 ed i Beni Culturali pavesi"; due anni dopo il 22 novembre 1986, "Aspetti decorativi del romanico pavese: i bacini come salvaguardarli ?".

Nel 1989-90 si impegna per il ripristino di alcune bacheche del Museo per la storia dell'Università danneggiate dal nubifragio del 1988 e, con turni di presenza delle socie, garantisce la possibilità di apertura del Museo nei giorni festivi. Nel 1994-95 contribuisce, in collaborazione con altri Club service e Collegi femminili, al restauro del Gonfalone dell'Università realizzato dalle signore pavesi nel 1925.

Per il ventennale (1995) compie il restauro di una leonardesca Madonna con Bambino della quadreria del Collegio Borromeo.

Per il trentennale (2005) compie il restauro del dipinto carmelitano con Emerenziana e l'albero genealogico della Vergine, della Chiesa di Santa Maria del Carmine.

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