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Incontro sulla Medicina di genere

La salute declinata al femminile: il cambiamento è donna

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Incontro
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In una gremita sala Diemoz a Porcia mercoledì 6 marzo ha avuto luogo, nell'ambito della XVI° edizione di Donne Protagoniste, un incontro sul tema “La salute declinata al femminile: il cambiamento è donna”. Relatrici la nuova socia del Club Pordenone Elisa Pontoni, dirigente medico struttura complessa Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza di Pordenone, e Nicoletta Orthmann, coordinatrice medico-scientifica Fondazione ONDA. L'appassionata competenza e l'estrema chiarezza delle relatrici hanno portato la platea a scoprire ad esempio che le malattie cardiovascolari, e in particolare l'infarto, si manifestano in maniera differente nelle donne rispetto agli uomini. Meno evidenti, meno chiari, non solo il dolore toracico e l'irradiazione al braccio comunemente associati all'attacco cardiaco, ma sintomi da non sottovalutare, come dolore al petto o discomfort toracico o epigastrico, respiro corto, inusuale fastidio nella parte alta del corpo. La carenza di consapevolezza dei rischi può determinare ritardi di allarme. In media le donne aspettano 54 ore prima di decidere di andare al pronto soccorso contro le 16 degli uomini. Temi non certo semplici, ma di fondamentale importanza per la nostra salute.

La Medicina genere è una nuova dimensione della disciplina medica che studia l'influenza del sesso e del genere su fisiologia, fisiopatologia e patologia umana. Lo stato di salute o di malattia può essere infatti determinato sia da aspetti strettamente legati al sesso (biologici) sia da aspetti socio-economici e culturali, cioè di genere. Dal punto di vista biomedico è stato osservato come uomini e donne, pur soggetti alle medesime patologie, presentino significative differenze riguardo l'insorgenza, la sintomatologia, lo sviluppo, la risposta farmacologica e la prognosi di molte malattie. Inoltre, esistono anche fattori socio-economici e culturali che possono condizionare il riconoscimento di patologia e l'accesso alle cure per individui di sesso diverso. Con l'approvazione della legge 3/2018 “Applicazione e diffusione della Medicina di Genere nel Servizio Sanitario Nazionale”, si è sottolineato come la Medicina di Genere rappresenti un obiettivo strategico per la sanità pubblica. La diffusione della conoscenza, dei principi di uguaglianza, delle pari opportunità, riconoscimento e valorizzazione delle differenze possono contribuire all'abbattimento degli stereotipi di genere e sviluppare il rispetto delle identità di donne e uomini in modo coerente con l'evoluzione dei loro ruoli nelle società.

(in collaborazione con Stefania Garofalo)


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