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No al Bullismo

Esperienze di mediazione in ambito scolastico

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La cerimonia di conclusione del progetto e la presentazione dei lavori, realizzati dalla classe 5"L dell'indirizzo Audiovisivo e Multimedia, è avvenuta il giorno 23 Febbraio 2022, nell'Aula Magna della sede di via Rielta del Liceo Artistico M. Guggenheim, alla presenza della presidente del Soroptimist di Venezia Avv. Lazzerini Bruna, della past presidente e referente del progetto Soroptimist International Club di Venezia Dr.ssa Straffi Gabriella, di Lorenza Lavini Rossato, presidente del Soroptimist International Club di Mestre ospite dell'evento, della Dirigente Scolastica Martinelli Cecilia, delle mediatrici delle associazioni La Voce (Conegliano) e Koiné (Padova), Dall'Armellina Sara e De Biasi Lara che hanno condotto gli incontri e dei docenti che hanno seguito il progetto: Prof. Minato Enrico, Prof.ssa Zampieri Alessia e Prof.ssa Baldissera Giulia.

I filmati realizzati sono all'indirizzo:

https://m.youtube.com/watch?v=zfaKclDrBBY&list=PLkc19N2399uXHa_4GbHzqxozVVfdjR5LL

"Cinque anni, la durata delle scuole superiori, sono tanti. Un periodo della vita delicato, irto d'insidie che non tutti gli adoloscenti riescono ad affrontare con la dovuta serenità e in cui la persona adulta che svolge una funzione educativa ha l'obbligo, morale ancor prima che istituzionale, di accompagnare, con pazienza e comprensione, il minore. E questa difficoltà si deve essenzialmente all'assenza, intorno al minore, di un ambiente familiare non sempre in grado di fornire gli strumenti idonei per districarsi in situazioni nuove, in cui il senso d'impotenza, non di rado, sfocia in reazioni violente.

Proprio da qui nasce l'idea di un progetto con lo scopo di prevenire atti di violenza in ambito scolastico attraverso un modello di mediazione improntato sul confronto dialettico con il minore. Uno spazio di parola in cui l'adolescente sia a proprio agio nel comunicare il proprio malessere, condividerlo e al contempo conoscere le proprie potenzialità, identificando, accettando e rispettando le differenze, i limiti propri e altrui, e prendendo coscienza, infine, delle proprie responsabilità verso gli altri.

Questo l'intervento di Gabriella Straffi, ideatrice del progetto.

Gli studenti e gli insegnanti coinvolti nel progetto hanno sperimentato e imparato a conoscere i pilastri che caratterizzano la giustizia riparativa (ascolto, non giudizio, volontarietà e confidenzialità) e il modello di mediazione proposto da Jacqueline Morineau, umanistico e non negoziale, fondato sull'ascolto e sul riconoscimento. A conclusione del percorso i ragazzi hanno elaborato cinque cartometraggi densi di significato.

Suddivisi in gruppi, a valle di un laboratorio proposto in classe, hanno iniziato la loro ricerca scegliendo alcune parole chiave che hanno sperimentato negli incontri. A partire da queste i ragazzi hanno scritto un soggetto e disegnato una storyboard per arrivare poi alle riprese, in alcuni casi anche alla composizione della colonna sonora, alla recitazione e al montaggio finale del video. Queste le parole scelte dai ragazzi: 

solitudine, dolore, tristezza, delusione, fallimento, trauma, pesantezza, nero, bullismo, rifiuto, possibilità, sfogo, libertà, riflessione, rispetto, rapporto umano, empatia, conflitto, cicatrice, pace, ascolto, amicizia, bontà confronto.


https://www.liceoguggenheim.edu.it/pagine/dalla-colpa-al-riconoscimento

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