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Inaugurazione dell'aula per la Scuola in ospedale

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  • Club: Pordenone
  • Autore: Piera Roncoletta
  • Ultima modifica: Marzo 2017
  • Pordenone

Mercoledì 1 febbraio 2017 alle ore 17.15 presso il campus del CRO-Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (PN) ha avuto luogo un incontro per riunire le Insegnanti e gli Insegnanti, le Amiche e gli Amici della Scuola Ospedale: è stata anche l'occasione per inaugurare l'aula che il CRO ha messo a disposizione della Scuola per garantire un ambiente tranquillo agli studenti in Day hospital. È stato importante per tutti i Docenti sapere che sono circondati e supportati dall’amicizia delle socie del Club, la motivazione dei volontari si consolida nel senso di condivisione di un gruppo che condivide gli stessi ideali.All'incontro sono state presenti la Direttrice Sanitaria, dott.ssa Solfrini, la dott.ssa Annunziata del servizio di Psicologia del CRO, il dottor Mascarin e la Presidente del Club Carla Panizzi, che hanno portato il loro saluto. Vi è stato inoltre un intervento della Psicologa che segue il Progetto. Particolarmente significativo l’intervento di Paola Fabbro, Soroptimista referente del progetto: “Care Amiche e cari Amici vi diamo il benvenuto a questo incontro della Scuola Ospedale che segna anche l’inaugurazione dell’aula studio dedicata ai nostri studenti, qui nel campus del CRO. Mi piacerebbe che, di questo mio intervento, rimanesse nel cuore di ciascuno di voi una sola parola: grazie. Grazie alla Dirigenza del CRO e in particolare alla dott.ssa Solfrini, Direttrice Sanitaria, per aver accolto con grande sensibilità la proposta maturata nel quotidiano dialogo tra Soroptimist e staff dell’Area Giovani: garantire uno spazio di studio ai ragazzi e alle ragazze, ai bambini e alle bambine in terapia. Grazie al Servizio di Psicologia del CRO e, in particolare, alla Dirigente dott.ssa Annunziata per aver voluto e saputo trovare modi e tempi atti a garantire la consulenza necessaria a tutti i soggetti coinvolti nel Progetto. Di fatto, questa collaborazione, strutturale e quotidiana, risulta una delle caratteristiche di eccellenza del Progetto stesso: una peculiarità come si evidenzia nei vari momenti di confronto con le realtà assimilabili alla nostra. La collaborazione con la dott.ssa Bomben e la dott.ssa Mariutti ci consente di avere sempre una lettura significativa della relazione con gli studenti e le loro famiglie e, contemporaneamente, uno snodo nevralgico per il rapporto con lo staff medico. Grazie al dottor Mascarin,: ancora una volta sottolineiamo che la sua Area Giovani è stata la prima realtà italiana dedicata alla cura degli adolescenti con patologie tumorali. Ascoltando la storia dei ragazzi, poi, ha compreso il disagio provocato dall’impossibilità di frequentare la scuola e la preoccupazione per il rischio di bocciatura. Il nostro Club ha raccolto subito il suo appello: sensibilità e creatività hanno condotto così all’elaborazione di questo progetto, una scuola ospedale fondata sul volontariato. Grazie all’Istituto Comprensivo di Aviano che rappresenta la sponda istituzionale del Progetto: ci sostiene e ci rammenta che siamo scuola, curando la certificazione e una prima fase di documentazione delle attività. Grazie alla Presidente del nostro Club, avv. Carla Panizzi e a tutte le sorelle che sostengono, anche oggi con la loro presenza qui, il Progetto di Scuola Ospedale: l’ampio spettro delle competenze professionali rappresentato dal Club e la forte convinzione di voler operare per sostenere valori di solidarietà e promozione sociale costituiscono la rete di protezione e la riserva di energia di questo service. Grazie soprattutto a tutti voi, Docenti volontari: senza di voi questo Progetto non esisterebbe, né, in ogni caso, potrebbe auspicare di evolversi e migliorare costantemente. Non è difficile immaginare e costruire sulla carta un’ipotesi, ma un Progetto per crescere ha poi bisogno , concretamente, di terra e di cielo. Qui la terra è rappresentata dalla struttura aziendale del CRO, dal quadro istituzionale della Scuola, dalla solidità valoriale del Soroptimist. Il cielo è là dove troviamo gli ideali, le finalità educative, il senso profondo delle scelte. Spesso, però, la terra e il cielo possono essere o sembrare lontani, soprattutto ai nostri ragazzi e l’orizzonte dove si incontrano sa d’infinito. Servono allora mani pazienti e sapienti che sappiano intrecciare la terra e il cielo ricucendo gli strappi della vita. Voi, insegnanti volontari siete queste mani. E con le vostre mani sapete costruire quell’aquilone che mi piace pensare metafora dei percorsi scolastici dei ragazzi in cura. Di cosa abbiamo bisogno per far volare un aquilone? Fantasia per immaginarlo, attenzione e precisione per costruirlo, sforzo e fatica per trovare la rincorsa, concentrazione per cogliere il vento. Poi il sorriso e la sorpresa quando lo vediamo finalmente libero su nel cielo, stretto a terra nelle mani di un bambino, ma capace di sfidare nuovi misteri: questa é la soddisfazione del traguardo raggiunto, la voglia di mettersi di nuovo alla prova proprio come dovrebbero essere la scuola e la vita. Quindi grazie a voi, Insegnanti volontari per tutti gli aquiloni che avete costruito in questi anni e per tutti quelli che costruirete, garantendo, con il diritto allo studio, quello spicchio di normalità che è vita e futuro per i nostri ragazzi.”Al termine dell’incontro è stato possibile visitare l’aula che il CRO ha messo a disposizione della Scuola. L’incontro si è concluso con un aperitivo offerto a tutti gli intervenuti.

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