Soroptimist
search

Diritti e Giornate mondiali

17 Novembre - Giornata internazionale degli studenti

Diritti
chevron_left
chevron_right
  • Club: Livorno
  • Autore: Maria Emanuela Bacci di Capaci
  • Ultima modifica: Novembre 2020

Il 17 novembre è la Giornata Mondiale dedicata agli studenti e alle studentesse, il futuro di ogni paese, a cui il Soroptimist International da sempre pone la sua attenzione, il suo impegno e i suoi service. Ci parla di questa Festività, del suo significato e di alcune riflessioni sull’educazione giovanile Susanna Piccini, la Assistant Programme Director del Soroptimist club di Livorno.

 

Alla fine del 1939 le autorità naziste in Cecoslovacchia sedarono una manifestazione a Praga, tenuta da studenti della facoltà di medicina il 28 ottobre, anniversario dell'indipendenza della Repubblica Cecoslovacca. Lo studente Jan Opletal fu colpito da un'arma da fuoco durante la manifestazione e morì. Il suo corteo funebre era composto da migliaia di studenti che trasformarono l'evento in una manifestazione anti-nazista. Questo portò le autorità a prendere contromisure drastiche: tutti gli istituti di istruzione superiore furono chiusi, 1200 studenti furono arrestati e deportati in campi di concentramento e il 17 novembre nove fra studenti e professori furono giustiziati senza processo.

In ricordo di questo eccidio, il 17 novembre è stato dichiarato per la prima volta giornata internazionale degli studenti nel 1941 a Londra dall’International Union of Students, e la tradizione è poi stata portata avanti insieme all'European Students' Union. Nel 2009, l'ESU ed altre associazioni di studenti promossero diverse celebrazioni in tutta Europa. L'evento centrale nell'Università di Bruxelles durò dal 16 al 18 novembre: fu incentrato sulla storia del movimento studentesco e sul suo ruolo nel promuovere una cittadinanza attiva contro i regimi autoritari. Parteciparono  più di  cento studenti in rappresentanza di associazioni studentesche di oltre 30 paesi europei, oltre ad alcune delegazioni internazionali.

La storia della Giornata Internazionale degli Studenti fa riflettere sulla necessità di formare cittadine e  cittadini attivi iniziando dalla scuola, in modo che a tutti/e sia data la possibilità di acquisire gli strumenti per tutelare e rafforzare le istituzioni democratiche, e per opporsi ad eventuali forme di autoritarismo. E’ proprio attraverso l’educazione alla cittadinanza che la conoscenza delle Istituzioni e dei loro ordinamenti dovrebbe entrare a far parte della cultura di base, come la storia, la geografia, la matematica etc. L’educazione economico-finanziaria e l’educazione alla cittadinanza sono mancanti o carenti nei piani di studio della scuola italiana. Come docente nella scuola secondaria di I grado fino al 2018, ho potuto verificare il grande interesse che le ragazze e i ragazzi dimostrano per le attività inerenti l’educazione civica, perché  li  fanno sentire parte di un tutto, il loro Paese, e li introducono alla conoscenza dei principi che sono alla base delle democrazia di cui la scuola rappresenta uno degli esiti principali, in quanto luogo privilegiato di confronto e di integrazione.  Lo spazio che viene riservato all’educazione alla cittadinanza è ancora troppo esiguo rispetto a quello che viene dedicato alla storia e alla geografia. Grazie alle possibilità offerte dalla loro autonomia, c’è da augurarsi che le scuole inseriscano con più frequenza nei loro Piani Formativi unità didattiche di educazione alla cittadinanza, anche relative all’Unione Europea, prediligendo attività laboratoriali che consentano ai giovani studenti e alle studentesse di rapportarsi con gli enti territoriali, di partecipare ai concorsi indetti dal Ministero, di visitare i siti di Governo, Regioni, Province, Comuni, di utilizzare i quotidiani locali e nazionali per riflettere su tutti gli ambiti della vita civile. La consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri si acquisisce non solo attraverso la disciplina scolastica, ma anche per mezzo della riflessione sulle vicende quotidiane della realtà in cui viviamo, grazie alla guida attenta, equilibrata e oggettiva dei docenti.

Secondo l’opinione di molto esperti costituzionalisti, negli anni a venire forme di democrazia partecipativa si svilupperanno accanto a quelle della democrazia rappresentativa: occorrono quindi cittadini attivi preparati, in grado di confrontarsi consapevolmente con enti, istituzioni, etc. In molte città italiane stanno gradualmente aumentando patti di collaborazione con le amministrazioni locali, attraverso la collaborazione di soggetti pubblici e soggetti privati. Queste trasformazioni porteranno senz’altro un miglioramento delle forme democratiche esistenti quanto più i cittadini che le promuoveranno avranno una cultura civica adeguata ai loro obiettivi.

Per quanto riguarda l’educazione economico- finanziaria, grande assente dai piani di studio, è un segnale positivo la collaborazione tra il Soroptimist International e la Banca d’Italia per  un percorso  di  formazione riservato alle socie che intendano sviluppare dei progetti di educazione economico – finanziaria dedicati a studenti e studentesse, donne, famiglie, primi passi per contribuire a diminuire  il divario tra cittadini ed addetti ai lavori, tra donne e uomini, in un settore  sempre più complesso, per muoversi nel quale occorrono conoscenze e strumenti impensabili fino a pochi anni fa.

https://www.soroptimist.it/newsoro/admin_site/contenuti/mod_contenuti.php?idcontenuti=31244&linguaid=1

X