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Le nostre amiche api

Oggi ultima lezione del progetto portato dal Club nelle scuole

Le
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  • Progetto Nazionale:
    Oasi delle api
  • Club: Livorno
  • Autore: Maria Emanuela Bacci di Capaci
  • Ultima modifica: Maggio 2022

Il progetto "Le nostre Amiche Api", presentato dal club alle scuole cittadine  e articolato in tre interventi, tenuti  da una socia, professoressa di scienze della scuola secondaria di 1°,  con la partecipazione nell'ultimo incontro dell'apicoltore che cura le arnie allestite nel 2021 dal Club, è terminato. Oggi si è svolta l'ultima lezione in 4 scuole diverse. In totale ben 19 classi della scuola primaria e 4 della scuola secondaria di 1° hanno aderito al progetto, per un totale di quasi 500 alunni della città di Livorno.

I ragazzi  attraverso slide, video e giochi hanno potuto apprendere notizie e curiosità sulla affascinante società delle api, sui prodotti dell'alveare e capire l'importanza di questi piccoli ma preziosi insetti e il forte legame che unisce uomini e api e come le api siano rappresentate  anche nel mondo della pittura, dell'araldica e della letteratura. L'apicoltore Francesco Varallo, titolare della ditta La corte delle regine, nel suo intervento ha invece spiegato con passione ai piccoli ascoltatori la tecnica apiaria, ha mostrato loro gli strumenti dell'apicoltore e ha raccontato aneddoti e curiosità incontrate nella sua attività.

I ragazzi hanno risposto con entusiasmo, partecipazione e grande interesse. L'iniziale diffidenza o anche paura che alcuni mostravano nei confronti delle api si è lentamente trasformata in passione e amore. Con le proprie maestre i ragazzi hanno rielaborato successivamente quanto appreso, creando anche cartelloni con api e stemmi da loro dipinti. Alla fine del percorso ogni classe ha ricevuto un certificato di Amica delle api. 

E' stato gettato un piccolo seme, speriamo che in futuro dia tanti frutti e cittadini consapevoli e rispettosi della natura. 

Dato il positivo riscontro, il progetto verrà presentato anche il prossimo anno scolastico.


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