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Progetto Empowerment femminile

Convegno sull'imprenditoria femminile e consegna del Premio Leadership

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  • Club: Livorno
  • Autore: Maria Emanuela Bacci di Capaci
  • Ultima modifica: Settembre 2021

Nella Sala Consiliare della Provincia di Livorno, la mattina del  23 settembre 2021 si è svolto il convegno dal titolo "Empowerment femminile. Dall'analisi dell'occupazione e dell'imprenditoria a Livorno alle ipotesi di miglioramento", organizzato dal Soroptimist International club di Livorno, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Livorno e consegna del Premio Leadership femminile 2021. Un convegno molto ben orchestrato dalla Presidente Fiorella Chiappi e dal Gruppo Empowerment Femminile della nostra associazione, formato dalle socie Elisa Amato, Cristiana Conti, Sonia Faccin e Alessandra Martuscelli che hanno lavorato in equipe. Hanno analizzato l'attuale stato di occupazione femminile a Livorno e intervistato alcune imprenditrici locali, la cui esperienza, storie di difficoltà e di successi sono racchiuse nel prezioso opuscolo de "I Quaderni del Soroptimist Club di Livorno" (Interviste a imprenditrici livornesi), fresco di stampa.

Il convegno, coordinato brillantemente da Fiorella Chiappi, è stato aperto con gli interventi delle autorità locali. Pietro Caruso, nelle veci della Presidente della Provincia Ida Bessi, ha rilevato la necessità di rendere sempre più consapevole la popolazione femminile della possibilità di emanciparsi e lavorare in stato di parità, obiettivi raggiunti oggi da una troppo ristretta élite di donne. La vicesindaco Libera Camici ha sottolineato che l'emancipazione femminile inizia dalle scuole e ha illustrato il progetto "Orientamento e genere" ideato  dal Comune di Livorno per le scuole superiori locali, al fine di instillare nelle giovani l'autostima, di scegliere materie stem, di non subire condizionamenti. Cristina Cerrai, Consigliera di Parità della Provincia, ha ricordato il Baby Pit Stop che Unicef e Soroptimist hanno appena inaugurato nel porto di Livorno ed ha richiamato l'attenzione del pubblico sulla "Carta per le pari opportunità e l'eguaglianza sul lavoro" redatta dal Governo al fine di raggiungere un necessario cambiamento nella società e nel mondo del lavoro.

La Presidente Chiappi è poi intervenuta ricordando che proprio in seno a questo convegno sull'imprenditoria, il club Soroptimist livornese ha voluto istituire un premio per valorizzare il lavoro svolto da una figura femminile durante questi anni funestati dal covid. E' stata premiata Suor Raffaella Spiezio, per anni Presidente della Caritas livornese, che si è particolarmente distinta per la sua opera di volontariato e altruismo in questa incresciosa e tragica circostanza della pandemia. A dare il nostro premio e l'attestato è intervenuto Andrea Raspanti, assessore al Sociale del Comune di Livorno. E' stato un momento particolarmente emozionante, l'Assessore ha ricordato i cinque anni in cui ha lavorato accanto a Suor Raffaella e quanto gli ha insegnato con il suo esempio, con le sue competenze, con la sua capacità di ascolto, di osservazione e di riflessione, e infine con la sua capacità di intervenire. Suor Raffaella, ringraziando del premio, ha annunciato che sarà finalizzato per creare ex-novo la "sala della musica"  per i bambini appassionatissimi di questa arte che vivono nella casa famiglia "Papa Francesco" di Quercianella.

Sonia Faccin ha presentato il video in cui Natalia Faraoni dell'IRPET, impossibilitata a intervenire di persona, ha illustrato i dati dell'occupazione e dell'imprenditoria in Toscana e a Livorno, dati relativi in particolare al momento storico che stiamo vivendo, che hanno visto la condizione femminile particolarmente danneggiata, e i disastrosi effetti economici che ne sono seguiti. Il settore del terziario è stato duramente colpito, quello in particolare formato da donne (servizi, alimentazione, manifattura, moda, ecc.).

Per l'occupazione femminile a Livorno, sono intervenute le nostre socie dell'Empowerment. Cristiana Conti ha illustrato l'approccio metodologico della ricerca sull'imprenditoria femminile. La CCIAA purtroppo non ha dati per genere, e questa è la prima e significativa difficoltà incontrata di non lieve entità. Così è nata la scelta di intervistare alcune imprenditrici livornesi. Vedere quali sono i loro punti di forza, le difficoltà incontrate nella pandemia, il rapido cambiamento dovuto alla tecnologia, la componente emotiva nel lavoro, la conciliazione famiglia-lavoro. Alessandra Martuscelli ha rilevato i tratti comuni delle intervistate: il successo, la passione, la determinazione, la grinta ma anche la pazienza, la valorizzazione delle tradizioni familiari e territoriali. Ha poi presentato le imprenditrici presenti.

Le donne di Ca' Lo Spelli con la loro scelta rurale e la sinergia familiare; Loretta Fanella, pasticciera di livello internazionale, Paola Ghiomelli "orgoglio e passione nel mondo dei Garden Center" che ha seguito le orme di famiglia; Gloria Giani, nota signora dello Shipping livornese, Darya Majidi coraggiosa imprenditrice della Hi-tech, Susanna Pensabene, nella moda dal 1977, Maddalena Ughi con la sua cucina giapponese, e Daniela Vianelli di Itinera che da tanti anni lavora per la cultura a Livorno.

Siamo poi passati alla seconda sessione dei lavori, coordinati dalla nostra imprenditrice e mentoring Soroptimist Sonia Faccin  che ha presentato e interagito con le Associazioni Territoriali livornesi. Valeria Masoni, Presidente Terziario Donna; Camilla Bonelli, Direttrice Cescot Formazione Confesercenti, Lilli Iovino, Presidente CID CNA Livorno. Purtroppo si è appreso che anche in queste associazioni mancano i dati statistici diversificati nel genere. Negli ultimi sei anni si è verificata una crescita al femminile che però la pandemia ha mortificato e fatto crollare. E' stato notato che ci sarebbero fondi economici che tuttavia non sono recepiti da coloro che potrebbero usufruirne. Camilla Bonelli ci ha illustrato la situazione locale anche attraverso precisi dati statistici, segnalando che negli ultimi tre anni nuove imprese al femminile sono nate e che l'età media è di 45/47 anni. C'è da domandarsi se per rientrare nel mondo del lavoro l'unica soluzione sia quella del lavoro autonomo. Curiosamente - purtroppo - negli ultimi tre anni non è stata costituita nessuna impresa under 30.

Concludendo e cercando soluzioni valide alla crescita imprenditoriale femminile è necessario insistere nella formazione, deve crescere nelle donne la consapevolezza che i tempi sono cambiati e non bisogna fare rinunce e adattarsi a vecchi schemi ormai obsoleti.

Le conclusioni dei lavori sono giunte con l'intervento puntuale e preciso dell'Assessore al Lavoro, Formazione e Innovazione del Comune di Livorno, Gianfranco Simoncini.

https://www.corrieremarittimo.it/shipping/empowerment-femminile-occupazione-e-imprenditoria-a-livorno-ipotesi-di-miglioramento-soroptimist/

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