Nell'ambito del service C&C, il 06 novembre 2022, si è svolto, a santa Lucia del Mela, il consueto conviviale legato alla ricorrenza di San Martino in occasione del quale si è parlato di un antichissimo prodotto della valle del Mela: "Il mamertino" meglio conosciuto come il Vino dell'Imperatore. L'evento ha ricevuto il patrocinio del comune di Santa Lucia del Mela. In programma, oltre alla relazione sul Vino Mamertino e la Viticultura della valle del Mela a cura della socia Grazia Dipaola. anche una visita guidata ai numerosi monumenti luciesi ed al castello arabo-normanno, che, purtroppo, a causa delle cattive condizioni metereologiche si è dovuta rimandare.
Le origini di Santa Lucia del Mela sono molto antiche; la cittadina fu infatti abitata dai Sicani e dai Siculi. Molte le testimonianze del passaggio dei tanti popoli: una cinta muraria di origine greca, un fortilizio di epoca bizantina, ricostruito successivamente nel periodo islamico assieme a una moschea trasformata più tardi nella Chiesa di S. Nicola. Il millenario Castello-Santuario sovrasta la cittadina dall'alto del colle Makkaruna e pone le sue origini al periodo arabo, svevo e aragonese. Il Castello di Santa Lucia del Mela fu sede della famosa Scuola poetica siciliana, ammirata dallo stesso Dante e fortemente voluta da Federico II. Una famosa leggenda narra che, nella prigione sotto il vano della torre cilindrica abbia finito i suoi giorni da suicida Pier delle Vigne, personaggio descritto ampiamente nella Divina Commedia di Dante. Dopo l'attacco di peste del 1575 e con l'avvento delle armi da fuoco, il Castello perse la funzione di protezione che aveva rivestito fino ad allora e cadde in rovina, fin quando Don Francesco Morra, principe di Buccheri, lo donò a Monsignor Simone Impellizzeri, prelato ordinario di S. Lucia, che lo ristrutturò e vi fece anche costruire un Santuario che dal 1674 ospita la magnifica statua marmorea della Madonna della Neve attribuita ad Antonello Gagini.