Soroptimist
search

Serata di apertura anno sociale 2023

La sguardo leale della medicina legale

Serata
chevron_left
chevron_right

Il 15 febbraio, al ristorante Vinicio, serata di apertura dell’Anno Sociale 2023. Ospite e relatore il Dott. Sabino Pelosi, Direttore della struttura complessa della disciplina di medicina legale, che ha riflettuto con noi sull'ossimoro "L’amore malato. 


Da 25 anni se ne parla e non è cambiato nulla, anche nel modo di scriverne sulle testate. 

Le violenze si perpetuano e il sistema crea, come prima risposta quella dell'isolamento della donna in strutture protette che denunciano un approccio al problema ancora incapace di riscattarle.

Gli occhi di un medico legale si concentrano, da sempre,  sulla tipologia del reato per arrivare alle caratteristiche dell'autore della violenza. 

Scaffali di tomi: delle vittime sappiamo tutto, come se la donna però, in sé, portasse la colpa capace di innescare la violenza subita.  

Uno studio di più di 16.000 articoli scritti su episodi di violenza ha fatto emergere ulteriori gravi distorsioni. Protagonista, in ordine di frequenza di utilizzo, la parola:  "donna", gli "anni", i "carabinieri" che intervengono. Del tutto sfuggente invece il complemento di agente, il da chi è compiuto il delitto.

Un maschio ad alto contenuto di testosterone? Che fa uso di stupefacenti, di alcool? Psichicamente non integro? Un mostro, un orco? 

Il 92% dei soggetti violenti non ha nessun problema, l'82 % nessuna patologia psichiatrica, il 42% è laureato e in nessun modo possiamo immaginare che chi commette questo genere di reati sia diverso da noi, sia riconoscibile. L'aggressore nella quasi totalità dei casi è cosciente e spesso ha premeditato. 

Nella narrazione della violenza non mancano grossolane manipolazioni: vincenti sono la tematica della gelosia e del raptus, con effetti anestetizzanti per il lettore: 

" Roberto marito buono e il raptus omicida", 

"Il gigante buono e quell'amore non corrisposto". 

Anche in tema di alcol se applicato alla donna provoca un significativo aumento di responsabilità nei confronti del suo agire,  per l'uomo un motivo certo di deresponsabilizzazione. 

Non mancano anche i diminutivi: "Ubriache fradice violentate dall'amichetto", 

"il fidanzatino confessa". 

Sono 7 milioni le donne che hanno subito tra i 16 e i 70 anni un abuso, dati che risalgono al 2019. Solo il 10% denuncia e dal momento dell'inizio delle violenze trascorrono mediamente sette anni, violenze che in più del 50% avviene in ambito domestico.  Nei mesi del lockdown in media erano 135 le telefonate al giorno al numero dedicato 1522.  

Un tema dunque di rilevanza sociale che richiede un cambiamento di prospettive urgente. 

Dal 1975 si è ridefinita la patria potestà con il termine "genitoriale" ma sono stati necessari addirittura studi psicologici per dimostrare che l'autorità può essere esercitata dalla madre così come l'affettività dal padre! 

Da allora le donne hanno intrapreso un processo di crescita nel quale gli uomini non sempre hanno saputo accogliere,  valorizzare o semplicemente metabolizzare quello che poteva essere un arricchimento di coppia. Si è venuta sempre più a costruire una asimmetria. Recenti studi inquadrano una nuova categoria di vulnerabilità: gli uomini,  non in grado di gestire eventi dolorosi ma normali, come la separazione; incapaci di trovare un ruolo, se perduto quello classico, ritagliano per sé un'identità dove la violenza è un mezzo per rimarcare la propria autorità all'interno delle mura domestiche. Il fattore determinante di questa violenza è l'adeguamento a modelli di ruolo maschile, imbevuti di elementi che inducono a comportamenti non adeguati, basti uno sguardo alle pubblicita'. Per affrontare queste situazioni frustranti, per imparare a crescere è necessaria ovunque una grande opera di sensibilizzazione sui nostri giovani, insegnando loro il rispetto reciproco, l'esposizione personale e uno sguardo sulla vita più obiettivo e costruttivo.

https://www.ansa.it/canale_lifestyle/notizie/societa_diritti/2023/02/18/relazioni-tossiche-7-campanelli-dallarme_45e6bd35-815e-40e9-a755-b145be48f08b.html

https://wetransfer.com/downloads/606b4f5780bb1955fb9803d6dc377dd220230216133604/8d23a4316a7ef819f0f2828f98f93b4a20230216134136/6a8bb6

X