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PRIMI 50 ANNI DEGLI AMICI DELLA MUSICA A UDINE

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  • Autore: Maria Adelaide Talevi
  • Ultima modifica: Gennaio 2020

La socia Luisa Sello, presidente e direttrice artistica dell’Associazione Amici della Musica di Udine, ha relazionato sui primi 50 anni di vita dell’istituzione, in attesa di celebrarne il centenario fra due anni. Doverosa serata per dare il giusto risalto alla storia della prestigiosa società concertistica, costituita ufficialmente nel 1922, che ebbe in cartellone fin dagli esordi esponenti del concertismo internazionale. Luisa, suonando il flauto in trio con le giovani allieve Sara Brumat e Ksenija Franeta, ha incorniciato la sua documentata esposizione con musiche di Ciaikoskij, Boismortier, Bizet e Castérède

La socia Luisa Sello, presidente e direttrice artistica della società di concerti Associazione Amici della Musica di Udine, ha presentato una relazione sui primi 50 anni di vita dell’istituzione, in attesa di celebrarne il centenario fra due anni. Doverosa la serata che ha dato il giusto risalto alla storia della prima società concertistica della nostra regione, costituita ufficialmente nel 1922 (Trieste creerà la Società dei Concerti dieci anni dopo). Fin dall’inizio appassionati e cultori si sono attivati con generosità nella diffusione del repertorio classico, portando la Società al massimo splendore già nel 1946, tanto da trasformarla in Associazione nel 1947. L’intensa attività caratterizzata da una programmazione che vide la presenza dei maggiori esponenti del concertismo internazionale, si interruppe soltanto negli anni tragici della seconda guerra mondiale. Successivamente sul glorioso pianoforte Bechstein e poi su uno splendido Steinway, acquistato nel 1960 e fortemente voluto dall’allora presidente Paolo Malignani, si sono esibiti grandissimi pianisti quali Rubinstein, Benedetti Michelangeli, Gieseking, Cortot, Gulda, Magaloff , Pollini, Campanella. Di pari prestigio gli appuntamenti con la musica da camera, protagonisti il Quartetto Italiano, i Quartetti di Milano , Venezia, lo Smetana, l’Amedeus, l’Amati. Ma per la gioia di un pubblico via via più allargato si esibirono, tra gli altri, anche i famosi solisti Milstein, Accardo, Janigro e il Trio di Trieste. Nota dolente, e talvolta ostacolo per un agevole svolgimento delle programmazioni, fu ed è tuttora la mancanza di una sala da concerto idonea alla musica da camera, situazione che ha costretto l’Associazione a un cambio costante di sedi, in una alternanza tra Teatri , Palestre e Auditorium delle scuole, Palazzo della Provincia, Sala Ajace, Salone del Castello. Luisa, ottima flautista, ha voluto completare con la musica le parole della sua performance, suonando in trio insieme alle due giovani e brillanti allieve Sara Brumat e Ksenija Franeta: composizioni di Ciaikoskij, Boismortier, Bizet e Castérède hanno incorniciato i capitoli di una esposizione coinvolgente, articolata cronologicamente e supportata dalla proiezione di immagini relative a numerosi e rari documenti.

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