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Splendori celesti

L'osservazione del cielo da Galileo alle onde gravitazionali

Splendori
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  • Autore: Carlotta Ferrari Lelli
  • Ultima modifica: Marzo 2024
  • Firenze

Alcune socie dei Club Firenze e del Firenze Due hanno visitato, presso il complesso di Santa Maria Novella, la mostra Splendori Celesti, organizzata per celebrare i 400 anni dalla pubblicazione dell'opera di Galileo "Il Saggiatore". La visita è stata guidata dalla socia Elena Pestellini, con una competenza e una passione a dir poco... astronomiche! Sono state ripercorse le scoperte del geniale scienziato, che con semplici, primitivi strumenti alzò gli occhi verso il cielo creando le basi delle nostre odierne conoscenze.

La mostra costituisce una delle principali iniziative realizzate per celebrare i 400 anni dalla pubblicazione del Saggiatore di Galileo Galilei, il libro che ha posto i fondamenti del moderno concetto di scienza basato sull'osservazione e sulla sperimentazione. Sostenuto e pubblicato dall'Accademia dei Lincei, e offerto come dono augurale al neoeletto papa Urbano VIII, Il Saggiatore nasce da una disputa sull'origine delle comete tra Galileo e il gesuita Orazio Grassi. Nell'opera venivano confutati radicalmente i fondamenti della filosofia scolastica sui quali poggiavano le argomentazioni del gesuita, a cui Galileo contrappose la propria concezione di una natura organizzata sulla base di rigorosi princìpi matematici.

Gli “splendori celesti”, come si legge nella dedica degli accademici lincei a Urbano VIII, sono le comete e, per estensione, i nuovi mondi che il cannocchiale di Galileo permise di vedere per la prima volta nella storia dell'umanità: le montagne della Luna, le macchie solari, le fasi di Venere, i satelliti di Giove e le infinite stelle della Via Lattea. Un nuovo sguardo sull'universo destinato a cambiare radicalmente la concezione cosmologica geocentrica a favore dell'ipotesi copernicana.

da:  https://mostre2.museogalileo.it/splendoricelesti/it/


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